Firenze, l’Università inizia le lezioni al Caffè Rivoire

Gli studenti del corso di design lasciano le aule "Studiamo in piazza come Socrate e Aristotele"

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di Olga Mugnaini

Tutti in classe, anzi al bar. E’ stato un debutto d’anno accademico davvero particolare per gli per studenti del corso di laurea magistrale in Fashion System Design dell’Università di Firenze. Perché ieri, invece che nelle aule dell’ateneo, hanno assistito alla prima lezione al caffè Rivoire di piazza Signoria.

L’idea è stata della professoressa Elisabetta Cianfanelli che ha battezzato l’iniziativa Let’s Start: "Il caffè Rivoire ha creduto nella nostra proposta ed ha accettato con entusiasmo di accoglierci – spiega – mettendo a disposizione dalle 15 alle 18 i suoi tavoli che danno su piazza della Signoria. Ho voluto chiamare questa prima lezione Let’s Start, perché è proprio da qui che idealmente ricominciamo, dal centro della città".

La lezione “en plein air“ ha più significati. Prima tutto pratico. L’emergenza Covid ha messo tutti di fronte a profonde trasformazioni. Le aule sono all’improvviso troppo strette, così come la città è all’improvviso vuota, spaesata dall’assenza dei tanti turisti internazionali. Il risultato sono i locali, i caffè, hotel, ristoranti, artigiani che in questo cambiamento radicale fanno fatica a trovare una nuova via. "Anche la scuola e l’università provano a sperimentare nuove forme di didattica e di trasmissione del sapere – spiega la professoressa Cianfanelli – , e dopo i lunghi mesi di lockdown riscopriamo l’importanza delle relazioni, che sono alla base della vita scolastica e universitaria. Il Covid ci impone alcune regole necessarie per contenere il contagio, e noi le vogliamo rispettare insieme ai nostri studenti, per questo stiamo progettando nuovi modi di vivere l’università". Compreso le lezioni in piazza.

Ma non è solo questo. E’ l’occasione per riportare gli studenti nei luoghi dove la cultura era di casa e ritrovo abituale di intellettuali, scrittori, artisti.

Tra la fine dell’800 e i primi decenni del 900, Firenze era infatti la città dei caffè letterari. I tavoli di Gilli, Paskowski, le Giubbe Rosse, Rivoire, il Gran Caffè San Marco erano quotidianamente frequentati da letterati e musicisti, tra cui i fondatori delle Riviste “La voce” e “Lacerba”, rispettivamente Prezzolini e Papini e Soffici. E proprio ai Caffè di Firenze, avanguardia e tradizione fecero la storia della letteratura e dei principali movimenti artistici innovativi dell’Italia e non solo.

"Avendo la possibilità di studiare e di lavorare in una città che è espressione di innovazione e ricerca della qualità – prosegue Elisabetta Cianfanelli – fare lezione nel centro storico e in alcuni dei più importanti luoghi della città come Rivoire, significa offrire ai nostri studenti l’opportunità di conoscere e assorbire i fondamenti estetici che sono alla base della cultura progettuale fiorentina. Del resto, l’insegnamento itinerante per le piazze e i luoghi delle città ha origini molto antiche, da Socrate alla scuola peripatetica di Aristotele, fino ai grandi maestri zen". Secondo la docente di design, da questa esperienza può nascere anche una nuova visione ed uso dello spazio urbano che l’università può sperimentare e mostrare. Dai qui l’idea di incontrare gli studenti periodicamente in alcuni dei più importanti luoghi fiorentini e di fare della lezione un momento di incontro, di discussione e di interazione anche con la città.

"In questo senso lancio un appello – conclude –: chi vuole ospitarci si faccia avanti. Mi auguro che, proprio come succedeva ad inizio del secolo scorso, artisti, intellettuali, studenti e accademici possano contribuire a ridare vitalità ai caffè, ai ristoranti, ai locali del centro che in questo momento stanno soffrendo".

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