L’emergenza? Il 112 numero unico di soccorso

Un numero per circa 4 milioni e mezzo di utenti al giorno. Arriva anche in Toscana il 112, il servizio di soccorso che riunisce tutte le chiamate di emergenza, compresi 113, 115 e 118, provenienti da qualsiasi angolo del territorio regionale.

Il progetto prevede la realizzazione di un’unica centrale operativa a Firenze, attiva per tre regioni: Toscana, Umbria e Marche. Si comincerà il primo dicembre nelle provincie di Firenze e Prato, per andare poi a regime entro l’aprile prossimo in tutte e tre le regioni. "Andremo a configurare la più grande centrale operativa d’Italia, per un volume di circa 6.500 chiamate al giorno", ha ricordato la prefetto Laura Lega, vertice della struttura che ha coordinato le operazioni facendo da tramite tra il Viminale e la Regione Toscana. "Il servizio sarà organizzato con due centrali operative ‘gemelle’, una a Firenze e una ad Ancona - ha spiegato Alessio Lubrani, medico dell’Asl Toscana centro e direttore del 112 –. Con l’unico numero di pronto intervento serviremo tre regioni creando un asse al servizio di oltre 6 milioni di utenti e 140 centrali operative tra carabinieri, polizia, emergenza sanitaria territoriale e vigili del fuoco".

Coloro che chiameranno saranno localizzati, in tempo reale. Si potrà scaricare un’app, “where are U, con cui sarà possibile richiede l’intervento delle forze di polizia in maniera muta. Inoltre, sarà attivata la chiamata di emergenza per i veicoli immatricolati dopo aprile 2018. Un sistema che, in caso di incidente, aggancerà l’auto con la sala di Firenze, che localizzerà l’auto e comincerà a parlare nell’abitacolo. Prevista assistenza in 20 lingue. In Toscana la Cur, Centrale Unica di Risposta, sarà nel del presidio ospedaliero Piero Palagi, con 28 postazioni e un organico di circa 90 unità. E’ iniziato il percorso di inserimento per i 40 tecnici neo assunti come operatori del nuovo numero unico 112. Agli operatori del Nue spetta la presa in carico della chiamata, l’individuazione del tipo di emergenza richiesta e il trasferimento della stessa alla centrale di secondo livello di competenza.

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