L’aria è meno inquinata in città. E arriva il nuovo sharing elettrico

Merito della tramvia e della nuova mobilità ’dolce’

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L’aria di Firenze è meno inquinata di cinque anni fa del 20%. Merito del tram e delle politiche per la mobilità sostenibile. Crolla – spiegano da Palazzo Vecchio – la concentrazione di inquinanti da biossido di azoto e pm 10". Il dato emerge dal rapporto Arpat. Sul biossido d’azoto, i livelli della centralina di Signa, entrata in funzione nel 2014, "confrontati con quelli del 2019 evidenziano un calo del 20%, confermati dalla centralina di Firenze-Mosse", sempre -20%, "e dalle riduzioni in tutte le altre stazioni". Per le polveri sottili "i valori rilevati negli ultimi anni segnano la metà del valore limite di 40 microgrammi per metro cubo", ad esempio 18 a Boboli o Bassi, e 21 a Mosse". Se si considerano poi gli sforamenti annuali, dal 2014 il numero non è mai stato superato. Recenti studi, spiega l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re, "affermano che il Covid 19 si è diffuso più velocemente nelle zone più inquinate". "I dati sul miglioramento della qualità dell’aria sono incoraggianti".

Palazzo Vecchio intanto prosegue il lavoro sulla mobilità elettrica. La commissione tecnica che ha valutato il bando per i servizi a flusso libero di auto, scooter e monopattini ha accolto le domande di 5 gestori.

"A breve arriveranno scooter a batteria e la mobilità ‘dolce’ con i monopattini" ha detto l’assessore Stefano Giorgetti. Gli operatori autorizzati sono Adduma Car. Ma arrivano anche Bit Mobility e Reby Italia RTI Helbiz ItaliaMiMOTO RTI Bird Rides ItalySmartventure. Le flotte saranno in strada entro 90 giorni.

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