Riaperta la moschea, dopo la fine del "Ramadan 2.0" / VIDEO

Quattro preghiere di 15 minuti al posto delle due tradizionali per limitare gli assembramenti. "Avremmo potuto riaprire prima, ma abbiamo atteso la fine della nostra festa"

Termoscanner in azione all'ingresso della moschea

Termoscanner in azione all'ingresso della moschea

Firenze, 5 giugno 2020 - La fila inizia da piazza dei Ciompi, per entrare nella Moschea ci vuole almeno mezz'ora, i fedeli musulmani indossano tutti la mascherina, gli steward riconoscibili dal giubbino arancione con il logo della comunità islamica fiorentina, mantengono l’ordine, anche se non ce n’è bisogno perché le persone sono molto disciplinate, in coda tutti maschi, perché alle donne la moschea riserva un’entrata diversa. E’ la prima preghiera dopo la fine del Ramadan, quindi, particolarmente partecipata. Dopo mezzogiorno si conta un centinaio di persone, tutti aspettano con pazienza il turno, all’ingresso viene misurata la febbre poi, dentro si tolgono le scarpe, che vengono custodite in un sacchetto di plastica, ogni turno di preghiera dura al massimo una quindicina di minuti. Ciò, per dare a tutti la possibilità di farlo. Insomma, il protocollo firmato a metà maggio a livello nazionale tra il Governo e l’Ucoi, rappresentata dal presidente Yassine Lafram, viene rispettato alla lettera, anzi era stato deciso, pur poterlo fare prima, di riaprire i luoghi di preghiera del Corano dopo il Ramadan  e per Eid al-Fitr, la festa di chiusura del sacro mese di digiuno.

“Non avevamo avvisato tutta la comunità - spiega l’imam Elzir Izzedin - è andato tutto molto bene, i fratelli hanno rispettato le regole. Questo protocollo sarà rispettato ogni giorno per entrare in moschea, naturalmente il venerdì è il giorno che vede una maggiore partecipazione”.

Quello appena passato è stato un Ramadan 2,0 senza le cene delle famiglie allargate, e senza la preghiera collettiva al tramonto, la tarawih, la pandemia aveva, infatti, costretto le autorità religiose  a rivedere la tradizione alla luce delle decisioni governative sul contenimento del Coronavirus. Si sono fatte ben quattro   preghiere, prima erano due, non troppo lunghe, al massimo 15 minuti, il percorso è obbligatorio. “Il prefetto dopo il 18 maggio ha convocato tutti i rappresentanti delle comunità religiose fiorentine, naturalmente on line, noi avremmo potuto aprire prima, ma abbiamo deciso, per senso di responsabilità, di riaprire la moschea ai fratelli, dopo la fine del Ramadan” conclude l’Imam. Così anche nella moschea principale di Firenze, quella di Borgo Allegri, la parola d’ordine è rispettare prima di tutto la salute e la sicurezza in regime di Covid19, come la distanza tra i fedeli, l’obbligo della mascherina, la santificazione degli ambienti prima e dopo le funzioni religiose.

 

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