Far West in via Canova, Lega: 'serve il pugno duro'. Nardella: voglio giustizia

Fratelli d’Italia scende in strada: «Portate i tricolori»

Un’immagine di via Canova pochi minuti dopo il terribile incidente che ha concluso l’inseguimento tra alcune automobili condotte da rom dell’accampamento del Poderaccio

Un’immagine di via Canova pochi minuti dopo il terribile incidente che ha concluso l’inseguimento tra alcune automobili condotte da rom dell’accampamento del Poderaccio

Firenze, 11 giugno 2018 - «Noi vogliamo più forze dell’ordine, più legalità e un sostegno vero dallo Stato perchè non vogliamo essere lasciati soli a fare tutti gli smantellamenti che facciamo. Siamo stufi tutti, noi per primi». Sono le parole del sindaco Dario Nardella che rimbalzano dall’ospedale di Careggi dove Duccio Dini, il giovane travolto da un folle inseguimento in auto fra due bande rom, lotta per la vita. Perché in una assolata domenica ad alta attenzione politica un episodio del genere non poteva non scatenare le polemiche. Il sindaco rivolge un appello al nuovo Guardasigilli «perché sia assicurata la certezza della pena e chi ha sbagliato paghi fino all’ultimo giorno. Vogliamo giustizia, senza sconti».

Il primo attacco politico arriva dalla sindaca leghista di Cascina, Susanna Ceccardi: «Nardella chiede aiuto ai ministri, se il sindaco fosse stato della Lega avrebbe sgomberato quel campo immediatamente». La seguono a ruota il senatore Manuel Vescovi e il consigliere regionale Jacopo Alberti: «Un fatto inaccettabile, i cittadini devono poter percorrere le strade in sicurezza».

A scendere subito in campo sono i Fratelli d’Italia con l’onorevole Donzelli e il capogruppo in Palazzo Vecchio Francesco Torselli. Stasera alle 19 hanno chiamato tutti in via Canova: «Portate tutti un tricolore per chiedere legalità e sicurezza». Da Forza Italia interviene la responsabile nazionale della comunicazione, l’onorevole Deborah Bergamini: «Basta buonismo e assistenzialismo. I campi nomadi vanno chiusi una volta per tutte».

«Sono un retaggio dei decenni passati – aggiunge il vicepresidente del consiglio regionale Marco Stella – non è più accettabile tollerare queste isole di illegalità». «Da anni denunciamo le condizioni vergognose del Poderaccio – alza i toni il capogruppo in Palazzo Vecchio Jacopo Cellai – chiedevamo controlli sui residenti e le loro attività, sui loro beni. Fino ad oggi silenzio totale». «Certe tragedie – conclude il consigliere comunale Mario Razzanelli – non accadono improvvisamente nè per caso, o lo si comprende e ci si attiva per rimediare o si è complici».

Se le destre attaccano, l’imbarazzo del Pd è evidente: il capogruppo in Palazzo Vecchio, Angelo Bassi e il segretario metropolitano Massimiliano Piccioli giocano in difesa. «Le destre si svegliano ora con bieco opportunismo. Trattandosi di ordine pubblico, invece di fare spicciola demagogia, invitate il governo nazionale a dare sostegno al lavoro dei sindaci». E il mantra che anche gli assessori Federico Gianassi e Sara Funaro ripetono: «Governano loro, si diano da fare. Noi il Poderaccio lo abbiamo dimezzato». «Servono maggiori controlli a garanzia dei cittadini all’interno della comunità rom – sottolinea l’onorevole Rosa Maria Di Giorgi – e un’allerta generale contro questa criminalità diffusa». E la senatrice Biti twitta: «Non permetteremo strumentalizzazioni».

Paola Fichera

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