Investito e ucciso a Campi Bisenzio: "Diversi automobilisti non hanno dato l'allarme"

Dalle telecamere della zona emergono particolari inquietanti riguardo all'incidente costato la vita a Massimiliano Benigno

Il luogo dell'investimento (Fotocronache Germogli). Nel riquadro la vittima

Il luogo dell'investimento (Fotocronache Germogli). Nel riquadro la vittima

Campi Bisenzio (Firenze), 14 ottobre 2021 - Dopo l'investimento costato la vita a Massimiliano Benigno, il 47enne trovato senza vita all'alba dell'11 ottobre a Campi Bisenzio (Firenze) in via Chiella, sul luogo dell'incidente sarebbero transitati numerosi automobilisti, nessuno dei quali si sarebbe fermato per dare l'allarme. È il quadro agghiacciante che emergerebbe dalle analisi delle telecamere della zona, acquisite dai carabinieri. Gli occhi elettronici avrebbero registrato il passaggio di diverse vetture, in entrambi i sensi di marcia.

Per la morte del 47enne è indagata per omicidio stradale e omissione di soccorso una 31enne della provincia di Pistoia. La donna, individuata dai carabinieri, coordinati dal pm Beatrice Giunti, sempre grazie alle telecamere e ai frammenti del paraurti della sua auto sequestrati sul posto, nel corso dell'interrogatorio avrebbe confessato, raccontando di essersi accorta del 47enne solo all'ultimo momento e di non essere riuscita a evitarlo. In base al suo racconto l'uomo si sarebbe trovato già steso a terra quando è stato investito. La versione sarebbe confermata anche dai primi risultati dell'autopsia, secondo i quali il decesso sarebbe stato provocato da uno schiacciamento toracico, lesione compatibile con la circostanza che il 47enne fosse steso a terra. Sempre in base ai primi risultati dell'esame autoptico, è probabile che l'uomo sia deceduto sul colpo per le gravi lesioni riportate.

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