Inchiesta Operai spariti in Comune Scacco ai furbetti del cartellino

Il pm chiede condanne e assoluzioni per i 18 coinvolti. Dubbi su un’autorizzazione fuori tempo massimo

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FIRENZE

Diciotto dipendenti del Servizio Tecnico del Comune, addetti a manutenzioni e interventi su strade, edifici e verde pubblico, sotto indagine per un anno per peculato e truffa. Con telecamere a controllare ingresso del cantiere e sala macchina segnatempo. Fino alle perquisizioni della Finanza, alle 6, orario ’canonico’. Era il 28 ottobre 2017, a Borgo San Lorenzo deflagrò la notizia del cantiere comunale sotto inchiesta, coi dipendenti additati come ’furbetti del cartellino’: di aver strisciato il badge allontanandosi poi dal lavoro per attività personali. C’è chi si sarebbe prestato a ’strisciare’ per un collega; chi avrebbe preso e portato a casa sacchi di sabbia e cemento, piastrelle, tubi, cavi elettrici; usato mezzi del Comune per i fatti propri; chi dopo aver ’timbrato’ sarebbe tornato a riparare l’auto. Pure ci fu chi, non colpevolista, si disse: "Li han visti a prendere una schiacciata in orario di servizio? Il lavoro è compensato: fanno tanti straordinari, interventi fuori turno, sono sott’organico, senza mezzi e materiali adeguati...". Col processo che si avvia a conclusione, la vicenda pare un po’ ridimensionata. In precedenza le richieste del pm: 5 mesi (e 60 euro di multa...) per otto imputati, riconosciuta loro "l’attenuante del fatto lieve come entità del danno prevalente sull’aggravante". Assoluzione "perché il fatto non sussiste" per altri sette. Più un patteggiamento, due posizioni stralciate. Un po’ di veleno nella coda: un documento in cui – ha detto il pm nella requisitoria – "ci si ricorda che sono stati autorizzati e... F. si ricorda d’averlo autorizzato e scrive ora per allora questo tipo di attestazione... Che salta fuori non quando un imputato viene convocato per dare la sua spiegazione; non dopo che è stato interdetto; non all’avviso di chiusura indagini; o all’udienza preliminare per evitare il giudizio. Ma in pieno dibattimento. Valuterà il Tribunale (presidente Bonelli, Isidori e Morandini) se ritenere il documento genuino". O se inviarlo al pm per approfondimenti. Ieri le arringhe difensive. Il 16 probabile sentenza.

giovanni spano

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