Incendio alle porte di Firenze, quelle capanne e il letto di rifiuti. Ma lo sgombero?

Il terreno è privato, il Comune pretende la bonifica ma la proprietaria non riesce a procedere per l’occupazione

Firenze, 21 luglio 2022 - Tela, cartone , e tanta plastica. Non mancano le tettoie di eternit, recuperate da qualche scarico clandestino. Sono i materiali usati dai senza fissa dimora per costruire la baraccopoli abusiva lungo l’argine dell’Arno. Sono anni che è lì, una sorta di porto franco, dove si costruiscono casupole, si scaricano rifiuti di tutti i generi. L’incendio di ieri mattina è scoppiato qui, in mezzo ai rifiuti e sostanze tocssiche dispersi nell’ambiente che vengono respirati tutti i giorni da chi arriva qui, in questo albergo della disperazione, per trovare un letto (o per costruirselo), ma anche dai residenti dell’Isolotto, a seconda di come tira il vento. E ieri respirate da tutti i fiorentini, visto che il fumo dell’incendio è stato portato dal vento prima a est, poi a sud ovest dell’area metropolitana con una cortina di fumo dispersa oltre che a Firenze anche tra Scandicci, Lastra, Signa e Campi Bisenzio. Al tramonto una patina ha annebbiato cielo, mentre l’odore acre del fumo si diffondeva ovunque.In serata i vigili del fuoco hanno precisato che il vento ha spinto su Firenze anche il fumo del rogo di Massarosa. All’Argingrosso poteva finire male: il fuoco è divampato in un secondo nell’accampamento fortunatamente semivuoto. Fosse stato in overbooking come avviene d’inverno qualche anziano o qualche bambino si sarebbe potuto fare male. Perché in questa baraccopoli vivono anche nuclei familiari. La storia è nota: qui vivono una quindicina di persone in maniera stabile, ma in determinati periodi dell’anno il numero quasi raddoppia.

La proprietaria , Vanna Barducci, combatte da anni una battaglia per sgomberarlo. Ha ereditato il terreno nel 2005 alla morte del padre, che faceva l’agricoltore. Gli abusivi sono arrivati quasi subito e non c’è stato verso di liberare l’area. Cacciata in malo modo, quando ha provato a farsi valere, la donna è finita anche le vortice della burocrazia, denunciata dal Comune proprio per quelle abitazioni di fortuna realizzate contro la sua volontà sulla sua terra. In questi anni non ha mai potuto ripulire tutto, ma ha continuato a segnalare al Comune la pericolosità di quegli scarichi, dei rifiuti accatastati sul suo terreno, le casette che nascevano come funghi e le discariche abusive. Sulla vicenda, Palazzo Vecchio ha ribadito che su quel terreno privato non sono mancate denunce, sopralluoghi, segnalazioni. Nei confronti della proprietà e degli occupanti era pendente un’ordinanza di demolizione, ripristino e bonifica dell’area. Ma la proprietà, che si è sempre trovata nell’impossibilità di accedere vista la presenza degli occupanti abusivi, ha presentato una denuncia che è all’attenzione dell’autorità giudiziaria.

Il caso è diventato anche politico. I consiglieri comunali del Gruppo Centro Antonio Montelatici ed Emanuele Cocollini hanno parlato di gravi ripercussioni sulla zona per questo incendio: "Era un evento prevedibile – hanno detto - e che si poteva evitare. Il 14 febbraio segnalammo all’assessore Albanese che la zona era stata trasformata in una discarica abusiva. Un terreno disboscato dove, ogni giorno, quattro-cinque camion vi conferivano rifiuti. Purtroppo i nostri avvertimenti non sono stati ascoltati da un’amministrazione che ci aveva parlato un’attività giudiziaria in atto. Adesso l l’incendio che sta minacciando tutta una parte di Firenze. Perché in questi terreni, di proprietà privata, sono stati conferiti anche gomme, materiali edilizie, Rae e bombole del gas. Possibile che alla nostra denuncia non si sia provveduto al sequestro dell’area ed alla bonifica?".

"Erano anni che segnalavamo la necessità di una bonifica della zona: sterpaglie, accampamenti abusivi e sporcizia sono una fonte pericolosa di roghi. L’amministrazione non ci ha voluto ascoltare e questo è il risultato", hanno commentato Alessandro Draghi e Jacopo Cellai, consiglieri di Fratelli d?Italia.

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