In scena con Ugo Chiti, ma "A debita distanza"

Il "Decamerone" di Giovanni Boccaccio e "I racconti di Canterbury" di Geoffrey Chaucer si uniscono in uno spettacolo che vuole superare la lontananza imposta dalla pandemia, in una nuova forma di relazione tra attori e spettatori: "A debita distanza" della compagnia Arca Azzurra aspetta di poter vivere sui palcoscenici, appena sarà possibile. Intanto sul palco ottocentesco del teatro comunale Niccolini di San Casciano si svela un po’ alla volta in una video-sintesi realizzata dalla stessa compagnia per la Fondazione Toscana Spettacolo e l’amministrazione comunale. Un "dietro le quinte" che racconta e anticipa il lavoro in corso d’opera con al centro la figura del regista dello spettacolo Ugo Chiti con un’intervista sulla sua nuova produzione, come nasce e si sviluppa in tempo di Covid, anche nel rapporto con lo spazio e gli attori. Il video, disponibile sui social e Youtube di Fondazione Toscana Spettacolo e Comune di San Casciano, racconta la particolarità di uno spettacolo che sta nascendo su uno storico palco, ma senza il protagonista principale di un’opera teatrale: il pubblico. La costruzione di un nuovo allestimento prende vita in uno spazio che, nonostante la chiusura al pubblico e le misure di prevenzione, si riempie di arte, di teatro. Traendo spunto da novelle del ‘300, l’adattamento curato dallo stesso Chiti corre tra schermaglie amorose, burle, intrighi e beffe, con la volontà di arrivare vicino al cuore del pubblico, nonostante la necessaria "debita distanza".

"Chiti racconta il momento critico che tutti stiamo attraversando – sottolinea Patrizia Coletta, direttrice di Fondazione Toscana Spettacolo–, attingendo da autori come Boccaccio e Chaucer e dalla forza immortale delle loro storie. Il lavoro di Arca Azzurra mostra come, attraverso i territori, il mondo della cultura continui a manifestare la propria vitalità, nonostante la perdurante chiusura dei teatri al pubblico".

Manuela Plastina