di Olga Mugnaini
Come quasi due anni fa, torna l’incubo Covid in arrivo dalla Grande Muraglia Cinese. E gli aeroporti sono i primi varchi ad essere presidiati.
Dopo Malpensa e Fiumicino, da oggi anche Firenze e Pisa adotteranno un giro di vite per tutti i viaggiatori che provengono dalla Repubblica Popolare, dove i contagi da Coronavirus sono di nuovo fuori controllo.
Sul Vespucci e sul Galilei non ci sono voli diretti dalla Cina, ma il rischio resta alto per l’alto numero di collegamenti con gli aeroporti europei che sono scalo di per tante tratte intercontinentali, anche dalla Cina.
Ecco allora le decisioni, in ottemperanza alla circolare ministeriale, che saranno adottate a Peretola e a Pisa.
l passeggeri saranno sottoposti in prima battuta a test antigenici rapidi: in caso di positività è previsto immediatamente un ulteriore test molecolare. I controlli saranno obbligatori anche per i passeggeri provenienti in Italia dalla Cina dopo uno scalo. Sono esentati dai controlli i bambini fino a sei anni, i funzionari e agenti dell’Unione europea e di organizzazioni internazionali, gli agenti diplomatici, il personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, i funzionari e gli impiegati consolari, il personale militare, compreso quello in rientro dalle missioni internazionali, e delle Forze di polizia, il personale del sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e i vigili del fuoco nell’esercizio delle loro funzioni.
Per facilitare il lavoro di tutti, i medici di famiglia e i pediatri riceveranno opportune indicazioni da parte della Regione Toscana.
Le operazioni di controllo sono affidate al personale della Protezione civile, per il quale saranno allestiti e resi operativi i punti tamponi per monitorare chi rientra dalla Cina. Oltre all’eventuale identificazione del virus, i test permetteranno il sequenziamento, per il quale saranno operativi i laboratori dell’azienda ospedaliera universitaria, in modo da intercettare le varianti.
Chi risulterà positivo dovrà sottoporsi ad isolamento fiduciario. Proprio per questo sono previsti anche alberghi sanitari che accoglieranno eventuali positivi che non possono isolarsi nel proprio domicilio.
Le disposizioni, anticipate da un’apposita circolare, saranno attivate da un’ordinanza a firma del presidente della Regione Eugenio Giani. Considerato che solo allo scalo di Peretola sbarcano circa cinquemila persone al giorno, la preoccupazione inizia già a circolare. Ne ha parlato nel corso di un incontro pubblico anche il sindaco Dario Nardella, che ha detto: "Un po’ di preoccupazione c’è. Se perfino la presidente Meloni, che è stata la più fiera oppositrice di qualunque regola restrittiva o delle vaccinazioni, oggi fa un appello invitando di nuovo alle vaccinazioni, beh, c’è davvero da preoccuparsi".