Turista violentata: "A Impruneta non si parla d'altro, ma il paese è sicuro"

Il sindaco Calamandrei difende la sua città dalle accuse lanciate anche dal Canada: "È un dispiacere per tutti noi, una macchia su un luogo che non è com’è dipinto"

Manifestazione all'Impruneta contro la violenza sulle donne (Foto Germogli)

Manifestazione all'Impruneta contro la violenza sulle donne (Foto Germogli)

Impruneta (Firenze), 10 agosto 2022 - Un centinaio di imprunetini lunedì sera ha manifestato il proprio pacifico, ma secco no alla violenza e la propria vicinanza alla turista canadese vittima della presunta violenza sessuale di gruppo in un locale di zona. Qualche rappresentante della giunta e del consiglio comunale era presente alla manifestazione spontanea e non autorizzata, ma solo in veste personale. Il sindaco Alessio Calamandrei invece era fuori Impruneta.

Sindaco, condivide la protesta dell’altra sera?

"Siamo tutti sconvolti da quanto denunciato dalla turista e le siamo vicini. Ma, senza voler sminuire, non mi pronuncerò fino a che non lo faranno i giudici, ricordando che al momento le indagini sono secretate e non c’è alcun provvedimento né nei confronti delle persone indagate né del locale".

Com’è il clima in paese?

"I cittadini sono tranquilli e sereni. Certo, l’argomento privilegiato nei discorsi in piazza è questo, ma nessuno si sente in pericolo a uscire la sera dopo cena, a farsi una bevuta in uno dei tanti locali che abbiamo in paese. I turisti sembrano non essersi accorti di niente: tutte le strutture ricettive sono piene così come i nostri ristoranti e locali".

Eppure il nome di Impruneta sta circolando su tutti i media.

"Purtroppo sì. So che anche un importante giornale canadese ha parlato del presunto stupro di gruppo sottolineando che è avvenuto qui. È un dispiacere per tutti noi, una macchia su un paese che non è così".

E come è?

"E’ un luogo dove tutti si conoscono. Dove c’è rispetto. Qui ancora la sera la gente fa tardi a chiacchierare sulle panchine. Qui prendiamo il caffè dopo cena per trascorrere del tempo insieme e prenderci bonariamente in giro l’un l’altro. Qui facciamo i tornei di burraco con decine di coppie che si sfidano in modo sano fino alle 2 di notte. Noi siamo la Festa dell’Uva, siamo la Fiera di San Luca, siamo un luogo da visitare e dove stare bene, con le nostre eccellenze, la terracotta, il buon cibo, il buon vino. Siamo un paese vivo e sano. Non come ci stanno facendo apparire".

Ha raccolto critiche da parte della cittadinanza?

"Neanche una. Di solito ricevo telefonate e mail per qualsiasi piccola cosa. Stavolta no. La gente ha capito che si tratta di un episodio isolato e del quale, ripeto, sarà la giustizia a definire i contorni".

Domenica su un muro è stato scritto ’Boicotta chi stupra’ .

"È stata opera di qualche ’bimbominkia’. Grazie a un macchinario messoci a disposizione dagli Angeli del Bello, che ringrazio, l’abbiamo subito cancellata. Non sono queste le azioni che servono".

E cosa serve?

"Sensibilizzare e informare. Servono i tanti progetti formativi che, grazie all’attenzione del dirigente scolastico e dell’assessore alla scuola, stiamo già portando in tutte le classi contro la violenza di genere e per il rispetto dell’altro. Durano tutto l’anno scolastico, non solo in giornate specifiche. Stiamo partecipando a bandi per poter implementare iniziative a favore di una cultura del rispetto che a Impruneta già non manca".

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