Il virus rientra in ospedale: Borgo San Lorenzo, primo focolaio

Nella struttura in provincia di Firenze tre medici sono risultati positivi, test per 12 pazienti. E la Regione blocca le visite dei parenti ai ricoverati

Un ospedale (Foto di repertorio)

Un ospedale (Foto di repertorio)

Primo focolaio infettivo in ospedale, a Borgo San Lorenzo. Dopo la prima ondata epidemica gli ospedali sembravano diventati il luogo più sicuro, schermati dal virus. Perché non si è mai abbassata la guardia, i controlli sono rimasti serrati e rigorosissimi. Tamponi prima del ricovero a tutti i pazienti, anche nel periodo estivo quando il numero dei contagi era ridottissimo. Invece, tornando a crescere a ritmo esponenziale il numero dei contagi, con record mai raggiunti prima di adesso, il virus è riuscito di nuovo a entrare nella struttura ospedaliera di Borgo San Lorenzo.

Tre medici sono risultati positivi al tampone. E i 12 pazienti che avevano visitato sono stati isolati, in attesa dell’esito dei test molecolari.

Proprio per evitare che il contagio si diffonda nei luoghi più sensibili e negli ospedali che possono funzionare da amplificatori del contagio, nelle prossime ore il governatore toscano Eugenio Giani firmerà una nuova ordinanza che prevede, lo stop alle visite dei parenti ai pazienti ricoverati in ospedale. Fatta eccezione per casi particolari: persone con gravi disabilità o disturbi cognitivi, bambini, consenso alla donazione, fine vita. Ai parenti, in questi casi, sarà consentito l’accesso su valutazione e accordo tra i direttori delle strutture e i coordinatori infermieristici che provvederanno a segnalarlo nella documentazione sanitaria del paziente. Mentre chi dovrà consegnare effetti personali o indumenti ai degenti potrà affidarli al personale sanitario. I familiari saranno informati telefonicamente dal personale del reparto sulla situazione sanitaria dei parenti ricoverati. Per le persone che devono sottoporsi a visite, esami, interventi, non saranno ammessi accompagnatori tranne che per i minorenni , le persone disabili o comunque non autosufficienti e per le persone con barriere linguistico-culturali.

La nuova ordinanza si è resa necessaria per far entrare in vigore le medesime regole in tutti gli ospedali della Toscana.

Mentre è già in vigore (e lo resterà sino al termnine dell’emergenza) l’ordinanza firmata ieri da Giani che prevede lo stop alle visite dei parenti nelle residenze sanitarie assistenziali per anziani e per disabili, salvo situazioni particolari la cui valutazione è rimessa alle direzioni delle strutture. Sono sospesi anche i rientri in famiglia degli ospiti delle strutture, fino al termine dello stato di emergenza sanitaria. Le comunicazioni potranno avvenire con videochiamata o messagistica tramite gli operatori oppure direttamente con il telefono degli ospiti.

Riguardo ai nuovi ingressi dal domicilio e dall’ospedale come i rientri in rsa da ospedalizzazioni temporanee e pre-isolamento avverranno tramite appositi moduli di accoglienza, garantendo così un ulteriore filtraggio di circa 10 giorni contro la diffusione del virus in una possibile fase di incubazione. L’ordinanza dispone anche in merito alla campagna vaccinale e allo screening Covid, con tamponi rapidi, test sierologici, tamponi molecolari per personale e ospiti, quando e da chi devono essere somministrati.

Ilaria Ulivelli

 

 

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