Il valore del limite per essere davvero liberi

A “Castello d’autore“ il prossimo giovedì arriva il leader di ’Azione’ Carlo Calenda per presentare il suo ultimo libro

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Il titolo del suo ultimo libro può sembrare una provocazione, ma è in realtà un invito serio alla riflessione. Una riflessione che s’impone, soprattutto, per chi ha a cuore il futuro delle democrazie occidentali. Si tratta di "La libertà che non libera. Riscoprire il valore del limite" di Carlo Calenda, noto politico ma anche scrittore, che sarà intervistato dal giornalista David Allegranti al Ridotto del Teatro del Popolo giovedì prossimo alle 18 nell’ambito di ‘Castello d’Autore’. Una serata che si preannuncia quanto mai stimolante, non solo perché saranno possibili sconfinamenti su temi di attualità, ma anche per l’argomento del libro, che ruota intorno al rapporto dialettico e storicamente mai del tutto risolto tra la libertà individuale e i suoi limiti. "Si è diffusa in Occidente – osserva l’autore nell’introduzione – una cultura che ripudia il valore del limite". Al contrario abbiamo bisogno di ristabilirlo, "di riattivare la forza connettiva degli obblighi morali, anche per essere felici individualmente". Un invito, dunque, a recuperare il valore dell’etica, di un ordine morale che costituisce la condizione di fondo "affinché una società libera non perda il collante sociale", ma anche dell’istruzione, "necessaria per una comunità giusta e coesa". "Se siamo consumatori di cultura, in quanto cittadini istruiti – scrive l’europarlamentare – allora l’economia premierà chi fa cultura. Se viceversa desideriamo solo beni di consumo, saranno i produttori di tali beni ad avvantaggiarsene".

"L’istruzione rappresenta il fondamento per riscoprire il senso di comunità – aggiunge Calenda – e riavvicinare tra loro società e progresso tecnologico". "E’ per noi un piacere – osserva il sindaco Alessio Falorni – ospitare per ‘Castello d’Autore’ Carlo Calenda, che indipendentemente da come la si possa pensare politicamente ci stimola a riflettere su alcune emergenze della nostra vita, che non sono soltanto di tipo economico ma che interessano gli stessi valori della nostra società, come la libertà, il rispetto, quel senso di responsabilità che dobbiamo continuare a nutrire nei confronti della comunità di cui facciamo parte. Un richiamo, insomma, al valore del limite, complementare e non alternativo a quella società libera in cui siamo cresciuti e vogliamo continuare a vivere. Un tema quanto mai attuale, su cui credo sia importante continuare a confrontarsi". L’incontro è aperto al pubblico, l’ingresso gratuito. Per partecipare basterà indossare la mascherina FFP2. Per prenotazioni: 0571.686316, [email protected].

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