Il teatro di Rifredi, uno sguardo sul mondo

Presentato il cartellone della stagione 2022-2023 che prevede sei produzioni e otto ospitalità. Tutto il programma degli spettacoli

di Barbara Berti

"Un luogo di cultura come questo deve difendere la ricchezza della varietà e della diversità e non credo che sia una cosa che si può osteggiare, questo è il mondo in cui viviamo e va accettato. Un luogo così si può fare portavoce di questo cambiam-ento". Il luogo è il Teatro di Rifredi e a parlare è l’attore Stefano Accorsi in qualità di direttore artistico della Fondazione Teatro della Toscana che da qualche mese comprende anche la sala di via Vittorio Emanuele II a Rifredi.

"Il Teatro di Rifredi continua a essere, anche all’interno del Teatro della Toscana, quello che è stato fino a oggi: un vivace centro di cultura contemporanea e un accogliente spazio per artisti e spettatori, con un costante impegno nello sviluppo della creatività contemporanea a stretto contatto con la scena e nella conservazione del repertorio e dei progetti a esso connessi" dicono i ‘padroni di casa’ Angelo Savelli e Giancarlo Mordini durante la presentazione della stagione 2022-2023 a cui hanno partecipato tra gli altri anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, il presidente della Fondazione Teatro della Toscana Tommaso Sacchi e, appunto, Accorsi.

In cartellone 14 spettacoli, di cui sei produzioni e otto ospitalità, che confermano e rafforzano la storicizzata identità artistica del Teatro di Rifredi, il suo riconosciuto e riconoscibile dinamismo, la sua centralità nella geografia teatrale della città di Firenze e soprattutto la sua identità di spazio della creatività contemporanea.

La stagione si apre significativamente con una splendida riscrittura fatta Josep Maria Miró (il drammaturgo catalano ben conosciuto al Teatro di Rifredi per "Il Principio di Archimede" che andrà di nuovo in scena dal 13 al 22 aprile) del toccante romanzo di Fred Uhlman "L’amico ritrovato" (in programma dal 12 al 16 ottobre). Dopo il successo di "Misericordia", Emma Dante torna a Rifredi, presentando in prima regionale "Pupo di zucchero" da Giambattista Basile (4 e 5 novembre). Lino Musella presenta il suo "Tavola Tavola, Chiodo Chiodo..." da Eduardo De Filippo (9-11 febbraio).

La contemporaneità è fatta di nuove drammaturgie, come Vuccirìa Teatro con "Immacolata Concezione" (17-19 novembre) e come "La tragica storia del Dottor Faust" (12-13 gennaio) liberamente tratto da Marlowe per la regia di Giovanni Ortoleva, in prima regionale. E, ancora, "Cirano deve morire" (21-26 marzo) tratto dal testo di Edmond Rostand per la regia di Leonardo Manzan, sempre in prima regionale, "La beffa del grasso legniaiuolo" (dal 28 dicembre al 1° gennaio) da testi quattrocenteschi per la regia di Andrea Bruno Savelli e "Draculazionismo" (dal 28 marzo al 2 aprile) di Alessandro Riccio in prima nazionale.

Tratto distintivo del Teatro di Rifredi è l’attenzione alla contaminazione tra teatro e musica, rappresentata da "Rimbamband" che torna a Firenze con "Manicomic" (25-27 novembre) con la regia di Gioele Dix, e da "Primital Brothers" con "The Primitals" (5-8 gennaio) per la regia di Yllana.

Un programma ad hoc per famiglie e bambini è quello delle "Domeniche delle famiglie" con due le prime nazionali, entrambe di Andrea Bruno Savelli: "E la favola insegna che… Al Lupo, Al Lupo!" (4 dicembre) e "E la favola insegna che… La volpe e l’uva" (5 febbraio). Il programma completo sul sito ufficiale del Teatro di Rifredi.

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