Il sindaco in pressing su A1, Tav e Peretola

Nardella auspica una sburocratizzazione sulle infrastrutture. Bigazzi lancia un patto metropolitano per il rilancio del territorio

di Lisa Ciardi

Un "Next Generation Florence" per il rilancio della città. Lo ha proposto il presidente di Confindustria Firenze, Maurizio Bigazzi, nella relazione letta ieri all’assemblea dell’associazione, che ha registrato gli interventi del presidente nazionale di Confindustria Carlo Bonomi, del Commissario Europeo per la Fiscalità Paolo Gentiloni, del ministro per le Infrastrutture Enrico Giovannini, del presidente della Regione Eugenio Giani e del sindaco Dario Nardella.

Prima in presenza dopo la lunga pausa del Covid, l’assemblea ha visto partecipare circa 500 imprenditori, il massimo consentito delle norme anti contagio. E proprio per l’emozione, lo stesso Bigazzi ha accusato un lieve malore, sedendosi per qualche minuto, prima di ripartire con l’intervento.

"Vogliamo lanciare a livello metropolitano quel Patto per il rilancio economico, sociale e produttivo che il presidente Bonomi ha promosso a livello nazionale – ha detto - un Next Generation Florence che parta da un obiettivo di sviluppo condiviso fra istituzioni, forze economiche e sociali. È il momento di fare; e di fare in fretta. Quello che realizzeremo nei prossimi tre anni, dovrà condizionare i prossimi trenta. L’orizzonte di riferimento è Firenze 2050". Poi, qualche dato sulla situazione cittadina.

"Nell’area metropolitana – ha detto - le imprese sono ripartite molto bene. Nel manifatturiero siamo al +7,4% sul 2019, ma non siamo tranquilli, perché dobbiamo ripagare il debito che stiamo contraendo con l’Europa". Di Pnrr, vaccini e transizione ecologica ha parlato il presidente Bonomi, toccando però anche alcuni temi cittadini strategici, dalla Gkn a Peretola. "Mi dispiace che nell’intervento di Giovannini non si sia parlato dell’aeroporto – ha detto - perché il ministro delle Infrastrutture oggi non poteva eluderlo. Il sindaco Nardella mi ha chiesto e avrà il supporto di Confindustria, perché è un valore per tutti: un asset del Paese".

Proprio il primo cittadino ha posto l’accento sui tempi delle infrastrutture, oltre che sulla necessità di una profonda sburocratizzazione.

"Sulle autostrade – ha detto – i lavori allo svincolo di Peretola e sulla Firenze Mare sono bloccati da tre anni. Il progetto esecutivo è stato approvato in conferenza dei servizi, ma non dal Mit a causa dei blocchi delle procedure successivi al ponte Morandi. Anche sulla terza corsia Incisa-Valdarno abbiamo un miliardo di euro di opere bloccate da più di 3 anni".

E infine: "Per la stazione dell’Alta Velocità siamo stati a Roma con Giani a settembre, scoprendo che il programma prevede altri 7-8 anni di lavori. Infine sull’aeroporto aspettiamo di nuovo che il Mit approvi il Piano nazionale, ma non possiamo attendere oltre. Come Comune abbiamo chiesto a società aeroporti di andare avanti con il nuovo masterplan, relativo sia al terminal che alla pista".

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