Il rispetto del lavoro va tutelato

Bianca

Bucci *

Fin da bambina ho sempre avuto persone vicine che lavoravano, che rispettavano il lavoro altrui, e che pagavano sempre il servizio e l’attività che qualcuno erogava. Fin da bambina ho vissuto con persone che mai hanno fatto debiti. Per me è normale andare da un professionista e pagarlo, andare dal dentista e pagarlo. Se mi trovassi in difficoltà economica non potrei vivere con i debiti ma cercherei di trovare in tutti i modi una soluzione. Ultimamente sto notando, in modo particolare nel mio lavoro, che l’atteggiamento comune è assumere un professionista e pagarlo ratealmente e poi alla fine sparire senza saldarlo. Ciò che mi chiedo è: "Ma veramente sta diventando regola di vita comportarsi in tal modo?" Sinceramente il mio dominus – già da qui ho svelato la mia professione, - mi ha sempre insegnato: "Fatti dare un cospicuo anticipo". Dal canto mio spesso lascio prevalere il lato umano, sbagliando. Col senno di poi è troppo tardi. A tutto c’è rimedio; essendo reduce da varie esperienze negative mi sono detta: se nasci senza rispetto verso il prossimo, se nasci arrivista senza un briciolo di rispetto per chi ti ha fornito una prestazione, a questo punto non hai più speranze di cambiare. Io non avrò riscosso fino alla fine ma ho conservato gli insegnamenti dati e più di ogni altra cosa non ho perso la mia dignità! È mio auspicio in queste poche battute aver nobilitato l’importanza del lavoro. Ai giovani che si affacciano ora in questo marasma, consiglio di stare attenti perché ogni giorno nasce un bischero e un furbo. Ricordatevi queste parole: Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza. Così Dante ci ricorda che la nostra natura umana è alimentata dallo studio e dalla correttezza.

* Avvocato

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