Il premio Nobel amico di Firenze "Svante Pääbo fa ricerca con noi"

Stretto legame del biologo svedese con il team dell’antropologo. David Caramelli

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Il premio Nobel per la Medicina 2022 e la ricerca, il biologo svedese Svante Pääbo, padre della paleogenomica, a cui è andato il massimo riconoscimento scientifico dell’Istituto Karolinska, ha uno stretto legame con l’università di Firenze e con il team dell’antropologo David Caramelli. "È stato un maestro per i ricercatori fiorentini del Dipartimento di Biologia - commenta l’ateneo - che hanno lavorato più volte al suo fianco, Svante Pääbo, insignito del Nobel per le sue scoperte sul genoma degli ominini estinti e sull’evoluzione umana". Pääbo (nella foto) è considerato il padre della paleogenomica avendo applicato la genetica alla paleontologia, studiando attraverso il Dna gli ominini, cioè le tribù di ominidi cui appartengono gli esseri umani, lo scimpanzé e numerose specie estinte. Lo studioso svedese ha pubblicato alcuni lavori su Nature e Current Biology con il professor David Caramelli, che come docente Unifi di Antropologia e direttore del Laboratorio di Antropologia molecolare e paleogenetica, lavora sul Dna antico e degradato. Pääbo è stato a Firenze nel 2006 per il convegno della Società italiana di biologia evoluzionistica (Sibe), organizzato proprio da David Caramelli e Renato Fani, docente di Genetica. "E’ una notizia fantastica - commenta Caramelli - Un riconoscimento a tutta la nostra disciplina".

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