Il piano delle Ferrovie, si riparte dal tunnel Miliardi di investimento, non solo sui binari

La presidente Giadrossi e l’ad Ferraris: "Fra gli obiettivi la certezza dei tempi". Confermato il via degli scavi a settembre

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di Paola Fichera

Nove miliardi di investimenti in Toscana e buona parte di questi concentrati proprio sull’area fiorentina. E’ il piano industriale 2022-2031 del gruppo Ferrovie dello Stato che prevede anche una profonda ridefinizione della governance e una nuova struttura organizzativa. Il piano, che su tutta la penisola vale più di 190 miliardi di euro, è stato presentato ieri a Roma dalla Presidente di FS Italiane, Nicoletta Giadrossi e dall’Amministratore Delegato, Luigi Ferraris (nella foto in alto).

L’obiettivo è particolarmente importante in questa fase di ripartenza che ha bisogno proprio delle infrastrutture per decollare. Il Piano infatti si propone di dare certezza di esecuzione alle opere infrastrutturali nei

tempi previsti; favorire il trasporto collettivo multimodale rispetto al trasporto privato; incrementare, fino a raddoppiare rispetto al 2019, il trasporto merci su ferro; rendere le infrastrutture ferroviarie e stradali più sostenibili, accessibili, integrate efficacemente fra loro e resilienti, incrementandone la dotazione anche per ridurre il gap tra nord e sud del Paese; aumentare il grado di autonomia energetica del Gruppo attraverso fonti

rinnovabili e contribuire, anche in questo campo, alla transizione ecologica.

Quattro i poli individuati: infrastrutture, passeggeri, logistica e urbano. Solo gli investimenti direttamente sulle rotaie ammontano a 5,5 miliardi e la guest star sarà principalmente, il nodo dell’Alta velocità, i due tunnel per il sottoattraversamento della città che dovrebbero regalare qualche minuto in meno alle ’frecce’ che collegano Roma e Milano e si fermano a Firenze, ma soprattutto dovrebbero liberare i binari di superficie nell’area fiorentina e consentire finalmente un netto miglioramento dei tempi e delle frequenze del trasporto regionale ad oggi spesso costretto ad aspettare il transito dei treni alta velocità prima di poter entrare nella stazione di Santa Maria Novella.

Ma saranno potenziati anche i binari che collegano Pistoia e Lucca e Empoli con Siena e le connessioni con il porto di Livorno. Previsto anche il sestuplicamento della Firenze Rovezzano-Arezzo.

Ma il gruppo Fs non guarda solo alla costruzione e alla gestione dei binari, il piano industriale declina altri 2,39 miliardi sulle strade col completamento della E78 Grosseto-Siena, del nodo di Arezzo, della tangenziale di Lucca, oltre allo svincolo Monteroni D’Arbia (Siena) sulla statale 2.

Ci sono poi 1,3 miliardi dedicati al cosiddetto polo passeggeri, con l’acquisto di 85 nuovi treni regionali e il potenziamento dell’offerta che prenderà forma mediante nuove fermate per Firenze e un nuovo collegamento intercity Roma-Siena con materiale ibrido. Completano il quadro i cinque milioni riservati al polo logistica, che è destinato a svilupparsi con l’acquisto di due locomotori bimodali e l’incremento dei collegamenti intermodali.

Infine il cosiddetto ’Polo urbano’ cioè la valorizzazione di quegli asset non più funzionali al servizio ferroviario, in chiave di

rigenerazione sostenibile delle città. A Firenze l’area in questione che sarà messa in vendita è quelle delle ex Ogr, le officine grandi riparazioni, spazio ad oggi inutilizzato a Porta al Prato, ma per il quale è già stata predisposta una variante urbanistica che prevede la realizzazione di funzioni miste, dal residenziale, al commerciale, al ricettivo.

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