Il maxi furto nel week end. Colpo da Diabolik alla Mercafir. Via 120mila euro dalla cassaforte

Forzati gli uffici della direzione del mercato ortofrutticolo, dentro denaro in contanti e assegni. Caccia agli autori: acquisite le immagini delle telecamere, indagano i carabinieri.

Il maxi furto nel week end. Colpo da Diabolik alla Mercafir. Via 120mila euro dalla cassaforte
Il maxi furto nel week end. Colpo da Diabolik alla Mercafir. Via 120mila euro dalla cassaforte

FIRENZE

Un colpo stile Diabolik: non poteva che essere un piano ben studiato, quello che ha consentito di arrivare direttamente al “tesoro“ della Mercafir. Ignoti, nella notte tra sabato e domenica, sono infatti penetrati negli uffici di piazza Artom del mercato ortofrutticolo di Novoli.

La cassaforte è stata aperta e svaligiata. Dentro c’erano circa ventimila euro in contanti e centomila euro in assegni non trasferibili. "Abbiamo consegnato le immagini delle telecamere ai carabinieri - commenta il presidente del cda della Mercafir, Giacomo Lucibello -: ne abbiamo tantissime, solo una cinquantina sono quelle sull’area esterna".

Il terreno della Mercafir è vastissimo (basti pensare che avrebbe dovuto ospitare il nuovo stadio, secondo un progetto urbanistico poi tramontato) e anche sorvegliato. Tuttavia il furto è avvenuto nell’unica notte della settimana in cui la ronda della vigilanza fa un lavoro diverso rispetto a quando le banchine sono aperte nel cuore della notte per l’arrivo di frutta e verdura.

Probabilmente, chi ha rubato il contenuto della cassaforte ha scavalcato la recinzione, visto che non risulta che nel perimetro della Mercafir siano stati visti entrare veicoli di sconosciuti. L’altra ipotesi è che qualcuno, approfittando proprio dell’ampiezza dell’area, sia rimasto dentro alla chiusura.

Si tratta comunque di un lavoro da professionisti, che dopo aver studiato i luoghi hanno saputo anche entrare in azione. La porta dell’ufficio è stata forzata. E poi anche la cassaforte è stata aperta con maestria.

Le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Firenze, guidati dal maggiore Margherita Anzini e dal tenente Giulio Capone.

ste.bro.

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