Il giuramento dei carabinieri dopo il video "Nessun dubbio su questi ragazzi"

Seicento allievi della Scuola Marescialli Carabinieri di Firenze hanno ottenuto gli alamari dopo la cerimonia del giuramento, che si è tenuta ieri mattina alla caserma Maritano di Castello. I militari, che hanno frequentato l’11esimo corso, hanno giurato fedeltà alla Repubblica, alla presenza del Comandante delle scuole, Generale di corpo d’armata Adolfo Fischione, del Generale di corpo d’armata Rosario Aiosa, decorato con medaglia d’oro al valore militare e del maresciallo Giuseppe Giangrande, decorato con Medaglia d’Oro al Valor civile. Presenti anche le massime autorità militari della Regione, delle autorità civili con il vice presidente del Csm David Ermini, e religiose, con il Cardinale Ernest Simoni, Canonico onorario del capitolo della Cattedrale di Santa Maria del Fiore.

Quest’anno alla cerimonia, nel piazzale della Bandiera, hanno potuto partecipare anche i familiari, venuti da ogni parte d’Italia. Il comandante, il generale di divisione Maurizio Stefanizzi, ha parlato "di ragazzi che hanno delle abilità e delle capacità. Molti di loro hanno già responsabilità genitoriali, sono pronti ad affrontare la vita, si sentono pronti nel pieno rispetto di valori dell’Arma. Sono ragazzi belli, puliti, io credo molto in questa generazione. Sono smart e quando sposano una causa lo fanno fino in fondo, forse noi eravamo più naïf. Loro crescono in un confronto continuo, in una realtà tecnologica in cui ci si confronta con tutto il mondo. Hanno una capacità di darsi molto superiore di quella che avevamo noi".

Stefanizzi ha spiegato che gli allievi "sono ragazzi semplici, figli di persone semplici, spesso con una tradizione familiare" nell’Arma "ma anche molti pionieri che hanno scelto di fare il carabiniere. Questo non è un mestiere facile, è un incarico pieno di responsabilità, soprattutto per questi ragazzi, che adesso andranno sul territorio e tra qualche anno saranno comandanti di stazione con responsabilità di comando, già giovani". Breve riferimento anche al video circolato sui social, della festa con le braccia alzate: "Io non ho dubbi sui miei allievi, li conosco uno per uno", ha detto Stefanizzi, ribadendo la linea ufficiale: nessun ’saluto romano’, ma cori stile stadio ad accompagnare l’Inno di Mameli.

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