OLGA MUGNAINI
Cronaca

Il genio di Michelangelo: "La sua arte è tra noi"

Cerimonia per i 550 anni dalla nascita dell’artista nella basilica di Santa Croce. Per l’occasione restaurata la lapide tombale della famiglia Buonarroti.

Acidini, Padre Corsini e Bettarini davanti alla tomba di Michelangelo

Acidini, Padre Corsini e Bettarini davanti alla tomba di Michelangelo

"Immensa gratitudine per quello che Michelangelo rappresenta nell’arte e nella cultura planetaria. La sua arte è tra noi, la sua personalità ancora è viva". Il ’biglietto d’auguri’ per i 550 anni dalla nascita del genio di Buonarroti è stato affidato ieri alle parole di Cristina Acidini, nel doppio ruolo di presidente dell’Opera di Santa Croce e dell’Accademia delle Arti del Disegno. La cerimonia è avvenuta nel giorno del compleanno di Michelangelo – nato a Caprese nel 1475 –, proprio lì, nella basilica di Santa Croce, ai piedi della tomba monumentale del grande artista. Hanno partecipato l’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini e il rettore della basilica, padre Giancarlo Corsini.

"La sua arte è tra noi, la sua personalità ancora è viva e ci ispira e ci guida così come guidò, a suo tempo, l’Accademia delle Arti del Disegno, fondata nel suo nome da Giorgio Vasari, che oggi lo riconosce come padre e maestro che ha lasciato la sua impronta nell’arte di tutti i tempi – ha proseguito Cristina Acidini –. Le manifestazioni che prendono il via, ma che già si stanno svolgendo in tante istituzioni, ricordano i tanti aspetti di una personalità unica e irripetibile che è stato grande tutte le arti, che è stato anche uomo di fede e poeta di grande spessore e politico a modo suo".

Per l’occasione è stata restaurata la lapide tombale della famiglia Buonarroti. L’intervento è stato promosso dall’Opera di Santa Croce e condotto dall’Opificio delle Pietre Dure. A fianco del monumento a Michelangelo si trova infatti l’altare di famiglia, fondato nel 1570, e davanti ad esso c’è la lapide tombale. Il monumento a Michelangelo, progettato da Giorgio Vasari, invece è stato restaurato nel 2018 attraverso un intervento di fundraising che ha coinvolto oltre cento donatori da tutto il mondo.

"Michelangelo ha un forte legame con la nostra città e ci ha lasciato dei segni indelebili che ci mostrano il senso della sua grandezza artistica – ha aggiunto l’assessore alla cultura Giovanni Bettarini – . Oltre che in Santa Croce, lo abbiamo voluto ricordare anche con un convegno che ha celebrato la sua arte, e in particolare il Genio della vittoria, che si trova nel salone dei 500 a Palazzo Vecchio. Un capolavoro che testimonia quanto sia stato grande come artista e quanto immensa è la sua arte".