"Il diritto e il rovescio", la Rai e la politica

Firenze, 19 novembre 2019 - Da un a parte le norme assegnate al servizio pubblico dal “diritto” italiano e comunitario. Dall’altra il “rovescio”, la missione concreta che la politica tende ad assegnarle. Da questo contrasto, con l’intenzione di rendere e fare giustizia della complessità della nostra maggiore azienda di informazione e intrattenimento, nasce «Rai, il diritto e il rovescio» (Passigli Editori), il libro del consigliere e presidente di lunga data, Roberto Zaccaria. Che precisa: «Non è autobiografico. Sullo sfondo il grande tema del complesso rapporto della televisione pubblica con la politica, presente non solo in Italia».

Per tutti coloro che, pur non avendo mai varcato le stanze che contano del palazzo di viale Mazzini, intendono comprenderne le dinamiche e conoscerne tutti gli aspetti. Un’indagine puntigliosa e serrata dei principi e della normativa che la definiscono, della sua governance alla luce delle trasformazioni del tempo, e della natura e della missione del servizio pubblico. Aspetti che ieri sono stati affrontati alla presentazione davanti a un folto pubblico, alla Feltrinelli, dalla direttrice de La Nazione, Agnese Pini, dal professore di diritto costituzionale dell’università di Firenze, Paolo Caretti, e dall’editore Stefano Passigli. «La Rai fa parte della vita e del quotidiano di ciascuno – ha affermato la direttrice Pini – e interrogarci sul futuro e sul senso della televisione, che fonde i due piani di intrattenimento e informazione, significa parlare di noi stessi e del modo in cui ciascuno oggi vive questo suo rapporto». Tenendo presente che «tv è giornali sono molto più simili rispetto a dieci anni fa, hanno più assonanze che differenze, anche nella difficoltà. «La speranza – ha detto Caretti – è che i “rovesci” di cui parla questo libro, si riducano». Maurizio Costanzo © RIPRODUZIONE RISERVATA