Il cielo di Daniela Morozzi è sulle rive di Bilancino Poesie e letture on air

Si intitola "Quel giorno che acchiappai una stella" lo spettacolo in scena . Con Davide Casarosa una serata d’ascolto sul tema di galassie lontane .

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di Titti Giuliani Foti

"Tanto noi siamo controllatissimi a teatro – e per carità, giustamente – quanto queste “movide“ assurde avevano preso una brutta piega forse senza controlli. Tanto a teatro e per qualsiasi rappresentazione vogliamo noi per primi che la gente sia in totale sicurezza con mascherine, distanziamenti e vigili alle porte, tanto nelle discoteche e per i famosi aperitivi la gente se ne fa bellamente un baffo. Tutte concessioni che proprio non capisco". Daniela Morozzi, amatissima attrice fiorentina impegnata col cuore da sempre su più fronti, debutterà il 28 agosto, alle 21 in un palcoscenico improvvisato al Lago di Bilancino, sulle rive nei pressi dell’area eventi Andolaccio.

Daniela cosa porta in scena?

"Una lettura dal titolo “Il giorno che acchiappai una stella” che è un bellissimo testo scritto da Emiliano Gucci. E ci saranno altri reading che spazieranno dalla poesie dell’autrice mugellana Beatrice Niccolai, fino a incursioni letterarie nei testi più noti che poeti e scrittori hanno dedicato alle stelle".

Che in una notte d’estate non potevano mancare.

"Sì una bella semplice e dolce serata dedicata alle stelle. Ci sarà tempo per ascoltare parole belle che si mescoleranno a letteratura, arte e scienza, tenendo come unico filo conduttore il firmamento".

Quanto bisogno aveva il pubblico di teatro?

"Secondo me tantissimo, ma esattamente come noi che lo facciamo. C’è questa grande voglia di ascoltare, di lasciarsi portare di poter anche condividere. C’era tanto bisogno anche di questo “facci ridere“ estivo per alleggerire un po’ i nostri pensieri. Il pubblico oggi ha bisogno di riflessione e non solo di leggerezza".

Una serata particolare.

"Dove lasciarsi portare per la mano in un mondo che ha bisogno di farsi vedere in un’altra ottica più rassicurante. Sarò insieme a Davide Casarosa, studioso ma anche straordinario divulgatore, che con Vania Fanciullacci dell’associazione Marginalia hanno ideato la serata, e la straordianria sassofonista Alda delle Lucche che puntualizzerà il mio parlato".

Uno studioso in scena ?

"Si, sarà lui a spiegare le stelle e a raccontarci, partendo dall’antichità, quando per gli Egizi le stelle erano considerate divinità, arriveremo nel Medioevo che dal cielo stellato scrutava i segni della fine del mondo, fino ad arrivare ai giorni nostri"

Le stelle evocano vita e mistero.

"E hanno sempre illuminato e tracciato il cammino dell’uomo che in quelle luci lontane dove da sempre è stato cercato un punto di riferimento. Secondo me oggi è un’ occasione non solo per scrutare insieme il cielo e chiedersi ancora oggi che cosa rappresentano le stelle per ognuno di noi. Ma per poter vivere un sogno e sentirselo spiegare".

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