Il caso piazza Unione Europea diventa pubblico

Indetto per il 28 settembre un incontro aperto a tutti gli interessati per risolvere il problema dell’incompatibilità fra residenti e giovani

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Ragazzini che giocano in piazza. Schiamazzi fino a tardi e residenti infastiditi. É la storia più vecchia del mondo. Una diatriba che non passa di moda ma anzi, sarà oggetto addirittura di una riunione straordinaria rivolta a tutti i diretti interessati: commercianti di piazza dell’Unione Europea, studenti e cittadini che in un modo o nell’altro, in quella zona ci transitano. All’ordine del giorno della riunione, fissata dalla giunta Masetti per mercoledì alle 14,30 nella sala del Consiglio, c’è la convivenza negli spazi pubblici. Un incontro aperto ai cittadini dove si cercherà di prendere il toro per le corna.

Ovvero risolvere una volta per tutte - mediando - la questione che ha tenuto banco per tutta l’estate. Nei mesi estivi infatti, come fa sapere l’amministrazione, si sono verificati problemi e criticità per quanto riguarda la gestione degli spazi pubblici di piazza dell’Unione Europea. Da un lato alcuni residenti lamentano comportamenti non proprio corretti e schiamazzi in orari serali, dall’altro i ragazzi chiedono di poter vivere la piazza nel rispetto degli orari e del giusto modo di comportarsi. "Una discussione - si legge nella nota inviata dal Comune - che in alcuni momenti ha raggiunto toni eccessivi e che necessita di essere ricondotta nell’ambito di una civile convivenza. Si tratta di una situazione in cui è necessario trovare un accordo e condividere una modalità di vivere la piazza che tenga conto delle esigenze di tutti". Un gioco a squadre, insomma: da una parte giovani in cerca di luoghi di aggregazione e ricreativi sicuri, dall’altra residenti esasperati. Nel mezzo una "battaglia" che è andata avanti a suon di litigi e mancati accordi. Ecco perché il sindaco Paolo Masetti aprirà le porte del palazzo comunale a chiunque voglia prendere parte al dibattito. Un momento di confronto che fa discutere ancora prima di cominciare. Tra le contestazioni corse sui social, c’è quella sull’orario scelto per l’appuntamento, "un orario che agevola la partecipazione dei ragazzi e dei commercianti" secondo il sindaco Masetti, ma che invece secondo alcuni, renderebbe impossibile la presenza di chi va a scuola, soprattutto alle superiori e fuori dall’Empolese, lasciando spazio a pensionati o persone non impegnate in attività lavorative o scolastiche. Il rischio? Ascoltare una voce soltanto. "L’intento - specificano dal palazzo comunale - è riunione tutte le parti in causa per trovare una soluzione".

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