Il caro bollette fa paura "I consumi sono a rischio"

Appello di Confcommercio, che chiede un intervento strutturale del governo "Gli acquisti sono tornati ai livelli di trent’anni fa a causa della crisi pandemica"

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"I consumi sono a rischio, il governo deve intervenire". Questo l’appello alle istituzioni di Franco Marinoni, direttore di Confcommercio Toscana, sul caro energie che rischia di diventare unautentico salasso per le famiglie e le aziende. "I rincari delle bollette colpiscono le aziende su più fronti – spiega– perché si traducono direttamente in un aumento considerevole dei prezzi delle forniture e dei costi di gestione (circa +40% su elettricità e gas), indirettamente, in una diminuzione degli introiti. Tra inflazione e caro bollette, infatti, il reddito reale delle famiglie e la loro capacità di spesa sono destinati a ridimensionarsi già nei prossimi mesi. Sono a rischio i consumi, che già sono tornati ai livelli di trenta anni fa a causa della crisi pandemica. Per questo chiediamo con forza al governo che assuma misure strutturali contro il caro energia, quelle prese con l’ultima legge di bilancio non saranno sufficienti".

Confcommercio a fine 2021 ha provato a disegnare la portata degli aumenti. Per fare alcuni esempi, a legislazione vigente e con gli automatismi in essere, per un negozio con potenza impegnata di 35 chilowatt e consumo annuo 75mila chilowattora, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe di oltre 6 mila euro su base annua su un totale di 19mila euro. Per un ristorante con potenza impegnata di 50 chilowattora e consumo di 100mila chilowattora in un anno, la maggiore spesa per la bolletta elettrica sarebbe intorno ai 8,5mila euro annui su un totale di 28mila.

Per un’impresa di autotrasporto, i cui costi operativi per il 30% sono rappresentati dal costo del carburante, nell’ultimo anno è più che raddoppiato il costo del Gnl (gas naturale liquefatto), l’unico carburante alternativo disponibile nell’immediato per i mezzi pesanti rendendo paradossalmente diseconomica tale soluzione di trasporto sostenibile.

Soluzioni? Secondo la Confcommercio, uno dei nodi più importanti da sciogliere per fronteggiare la crisi energetica è quello della dipendenza dalle forniture estere, che rende l’Italia più vulnerabile e più esposta a forti oscillazioni dei prezzi. È poi necessaria una riforma della struttura della bolletta energetica. E servono misure per compensare gli impatti negativi dell’aumento dei prezzi dei carburanti su tutta la filiera del trasporto e della logistica. L’obiettivo? Arrivare a un modello di transizione energetica che coniughi innovazione tecnologica, rispetto dell’ambiente e benefici occupazionali ed economici per cittadini e imprese.