"I nostri aiuti senza sosta tra fango e speranza"

Il volontario della Vab a Senigallia: "Ci hanno accolti con lacrime e gratitudine"

Migration

Tra fango e speranza, la solidarietà si fa sentire forte. "Quando ci ha visti arrivare, una signora ci è corsa incontro con le lacrime agli occhi per ringraziarci. ‘Finalmente siete qui’ ha detto". Poche parole, abbracci silenziosi e via, tutti al lavoro. A spalare fango, detriti e macerie, a sgomberare gli scantinati e i garage, a rimuovere quel che resta della distruzione causata dall’alluvione. Anche la Vab, sezione di Capraia e Limite, è corsa in aiuto della popolazione marchigiana colpita dall’ondata di maltempo lo scorso 15 settembre.

"Con l’attivazione del Dipartimento di Protezione Civile e della Colonna Mobile Regione Toscana, una nostra squadra - ha confermato l’anticendio boschivo di Limite sull’Arno - è partita per Senigallia munita di carrello Torre Faro, Modulo Tsk e attrezzatura manuale. Rinnoviamo il nostro cordoglio alle vittime e ci stingiamo alle loro famiglie ringraziando i nostri volontari sempre disponibili e pronti per ogni emergenza". Tra loro c’è Massimo Taddei: 65 anni, pensionato empolese, da 2 in Vab a Limite e da 12 schierato in prima linea sulle emergenze nazionali con la Croce Rossa. La sua squadra si è unita a tutte le altre forze attivate ognuna con varie attrezzature specifiche richieste, per dare supporto al personale che sta già operando fin dai primi momenti della tragedia. "Si finisce da una parte e si ricomincia dall’altra, senza sosta - racconta dai luoghi della tragedia, Taddei, originario di Napoli ma in Toscana da oltre 30 anni - Dopo la pioggia quel che resta è il fango; nelle case, nei garage, nelle cantine. C’è da portar via tutto quello che è stato danneggiato dall’esondazione del fiume". L’accoglienza è stata commovente. "Chi ci guarda intervenire si meraviglia che facciamo tutto gratis. Rimangono colpiti dalla forza delle braccia e del volontariato". I 400 millimetri di pioggia caduti in due, tre ore hanno provato la morte di 11 persone e ingenti danni economici. Ma è stata la massa di detriti trasportata dai fiumi a ‘fare da tappo’ sotto i ponti e causare le tracimazioni di Misa e Nevola. Per l’amministrazione comunale di Senigallia una delle priorità è rimuovere detriti e rifiuti, separando gli ingombranti dalle apparecchiature elettroniche, così da poter procedere più agevolmente con i lavori di pulizia delle strade che verranno effettuati a più riprese.

"Staremo qua 72 ore (fino a domani sera, ndr) per poi lasciare spazio ad altri colleghi - racconta Taddei - Al momento siamo impegnati a lavare e liberare strade e condomini, ripulire dai detriti, provando a portare il nostro contributo a un lento ritorno alla normalità". Dopo il terremoto di Amatrice, dell’Emilia e l’alluvione di Benevento, Massimo Taddei di esperienza sul campo ne ha fatta. "Ne ho viste di tutti i colori. Nell’aria, in questi giorni si respira tanta rassegnazione. C’è chi ha perso tutto ma si mortifica perché non ha i soldi per poterci pagare un caffè".

Ylenia Cecchetti

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro