I Matti e gli Angeli che salvarono la famiglia ebrea

Sono stati riconosciuti "Giusti tra le Nazioni". La loro storia in un libro

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Qualche mese fa a Firenzuola fu festa grande: l’ambasciatore di Israele in Italia venne a consegnare a due famiglie firenzuoline l’onorificenza di "Giusti tra le Nazioni" assegnata dal museo dello Yad Vashem di Gerusalemme, per aver salvato la vita a una famiglia ebraica, gli Smulevich, che nel 1943 si rifugiarono nel piccolo paese dell’Alto Mugello. Oggi si presenta "Matti e Angeli. Una famiglia ebraica nel cuore della Linea Gotica" (ed. Pendragon), curato da Luciano Ardiccioni, Rosanna Marcato ed Ermanno Smulevich (foto), il libro che riporta il diario che Alessandro Smulevich, uno dei componenti della famiglia sfollata, allora ventenne, scrisse durante quei terribili mesi. E’ il diario-testimonianza sul quale si è basata la decisione di assegnare il titolo di "Giusti tra le Nazioni" alle due famiglie firenzuoline, i Matti e gli Angeli, che accolsero e nascosero gli Smulevich, pur consapevoli del grave rischio che avrebbero corso.

Un diario rivenuto per caso. Un nipote di Alessandro, Adam Smulevich, giornalista e scrittore, recatosi a Firenzuola sulle tracce della storia familiare, trova una lettera inviata dalla zia Ester al Comune di Firenzuola, in cui ringraziava la famiglia Matti per aver salvato lei e i suoi cari dalla deportazione. Da lì parte la ricerca, e la condivisione di una storia. Una storia piena di paura e disperazione, ma anche di grande umanità e di fraternità. Il volume sarà presentato oggi alle 17,30 in anteprima nazionale nel salone della Società Sportiva in piazza Garibaldi.

Paolo Guidotti

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