I giovani e l’Europa: Pergola nuova stagione

Da Massini a Placido e Lavia: sono 21 gli spettacoli in abbonamento e 5 le prime nazionali. Nuove drammaturgie: al via dal 1 ottobre

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Gabriele Lavia con Il Berretto a sonagli di Pirandello; Michele Placido con La bottega del caffè di Goldoni; Sergio Rubini con la trasposizione teatrale del suo film I Fratelli De Filippo; Armando Pugliese che dirige Uomo e Galantuomo, di Eduardo; Lucia Lavia con Come tu mi vuoi di Pirandello; Alessandro Benvenuti con Benvenuti in Casa Gori e ancora Chiara Francini con Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame. E ci sarà Stefano Massini superstar, vincitore del Tony Award per la migliore opera teatrale, unico italiano insignito dell’Oscar del teatro, che debutta in prima nazionale con L’interpretazione dei sogni, dal libro capitale di Freud. Qui teatro della Pergola, la stagione 2022- 23: è stato presentato ieri e questa volta orientata ai giovani il nuovo cartellone degli spettacoli. Con un’attenzione costante all’Europa, anche grazie al rapporto con il Theatre de la Ville di Parigi e con altre città europee come Lisbona, Amsterdam. Dopo l’incubo Covid, il programma segna il ritorno alla normalità: 21 spettacoli in abbonamento in Sala Grande, sei quelli fuori abbonamento nel saloncino ‘Paolo Poli’, per un totale di 5 prime nazionali. Il cartellone i apre dall’11 al 20 ottobre in prima nazionale con "La dodicesima notte" di Shakespeare (nel saloncino ‘Paolo Poli’), diretta da Pier Paolo Pacini. La stagione nella Sala Grande si apre dal 22 al 27 novembre con "Lettura clandestina", mentre dal 6 all’11 dicembre debutterà Massini in prima nazionale. Tra le prime nazionali anche ‘El Amor Brujo + La Consagracion de la Primaverà di Israel Galvan e ‘La Colonia’, diretta da Beppe Navello. Spazio anche a Sergio Rubini e alla trasposizione teatrale del film ‘I fratelli De Filippo’. "La pandemia ci ha dato l’occasione di mettere a fuoco le esigenze del teatro e degli spettatori – ha detto il direttore del Teatro della Toscana Marco Giorgetti –. Siamo ripartiti dai giovani e dalle relazioni con artisti e pubblico". "Sono stati anni complicati, abbiamo lavorato per riportare le persone all’interno delle sale del Teatro della Toscana– ha aggiunto Tommaso Sacchi in collegamento – presidente della Fondazione Teatro della Toscana che poi ha ribadito l’importanza "del ‘ponte Firenze-Parigi, che ci permette di parlare d’Europa". Secondo il direttore artistico Stefano Accorsi – anche lui collegato– la parola centrale è ’apertura’: verso altre realtà italiane, co-produzioni europee e verso i giovani". Un cartellone dove la lingua Italiana è intesa anche come alta traduzione di classici stranieri.

Titti Giuliani Foti

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