Rubano il sax di un ragazzo morto anni fa, la madre: "E' un ricordo, ridatemelo"

Reggello (Firenze), la donna disperata: "La custodia s’impolverava poco come se lui lo suonasse ancora. Fate in modo che lo strumento sia ritrovato

Nelle due foto, il giovane

Nelle due foto, il giovane

Reggello (Firenze), 4 settembre 2021 - "Mi piaceva pensare che ogni tanto il mio Mirko suonasse qualche nota col suo sax dalla ‘stanza accanto’ dove si trova ora. Mi hanno portato via un pezzo di lui, chiuso in uno strumento che non ha grande valore economico, ma per me è fondamentale".

Viviana il 3 aprile 2014 ha perso il figlio Mirko Mori, 15 anni. Il 19 agosto al rientro dalla ferie, ha trovato la casa, a Cascia di Reggello svaligiata. Le hanno portato via tutto ciò che di valore poteva esserci. Di questo però le importa poco. "Nel rimettere in ordine – racconta – mi sono accorta che mancava il sassofono. Ho provato un dolore immenso. Ho urlato. Perché Mirko aveva desiderato tanto quello strumento, che aveva imparato a suonare nella ‘Sarabanda’ della scuola media. Aveva poi continuato nella Filarmonica Verdi di Reggello".

Il sax: un Yamaha da studio. Compagno di questo giovane giocatore di basket e sciatore agonistico. Lo ha suonato fino a pochi giorni prima. L’ha accompagnato al funerale e nelle raccolte fondi in suo ricordo. "La custodia era l’unica cosa che non ho mai toccato in questi anni nella sua camera – ricorda mamma Viviana -. Si impolverava poco, come se ogni tanto lui l’aprisse per per suonare ancora..".

Vorrebbe riaverlo. Si appella a chiunque possa averlo acquistato inconsapevolmente da un ricettatore o possa ritrovarlo ancora in vendita. Si rivolge anche ai ladri perché lo riconsegnino alla famiglia: i Mori sono disposti a una ricompensa. Viviana sa che è dififfcile. Quasi un miracolo, nel nome di suo figlio. C’è già stato: grzie alle raccolte fondi, dal 2015 l’ospedale pediatrico "Mirko Mori" a Kinshasa (Congo) per le donne in gravidanza e i loro neonati ha salvato tante vite, piccoli, madri, famiglie e altri bambini. Il primo nato al ‘Mori’ l’hanno Mirko.

"L’ho stretto tra le braccia quando sono andata in Congo dopo qualche settimana: un’emozione incredibile" ricorda Viviana. Tutti i piccoli nati nell’ospedale sono vaccinati e una volta al mese vengono immunizzati anche gli altri bambini del quartiere, salvati da malattie altrimenti mortali. A febbraio una bimba nata con malformazione alla parete addominale è stata operata grazie a una raccolta fondi straordinaria e salvata da morte certa. Ora la famiglia Mori spera in un nuovo miracolo: ritrovare quel sax, quasi fosse un segno della presenza del ragazzo. Suona ancora le note di Mirko.

 

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