"Sono positivo. E adesso che cosa faccio?". La guida per affrontare il Covid

Ecco tutte le risposte alle vostre domande

Firenze, 12 gennaio 2022 - Isolamento fiduciario, quarantena, raccolta della spazzatura, Dad, uscita dall’isolamento. Un tampone che dà esisto positivo innesca, oltre a tutte le preoccupazioni del caso, anche una catena mica semplice di incombenze burocratiche e non.

Abbiamo dunque pensato ad una sorta di guida per accompagnare per mano chi, malauguratamente, dovesse contrarre il Covid.

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Sintomi e casi sospetti

I sintomi più comuni sono febbre, tosse e difficoltà respiratorie. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare principalmente una forma lieve, simil-influenzale, ma anche una forma più grave di malattia respiratoria.

A chi rivolgersi?

Chi ha raffreddore, febbre o altri sintomi influenzali deve restare a casa e chiamare il medico o pediatra di famiglia.

Altri numeri utili sono:  

  • Numero telefonico di pubblica utilità 1500 attivo 24 ore su 24 istituito dal Ministero della Sanità per informazioni
  • Numeri aziendali per informazioni, orientamento e indicazioni sui percorsi anticovid-19 Azienda usl Toscana Centro  055 545454 tasto 1 Azienda usl Toscana Nord Ovest 0585 498008 Azienda usl Toscana Sud Est  800432525

Definizione di “contatto"

Un contatto di un caso Covid-19 è qualsiasi persona esposta ad un caso probabile o confermato Covid in un lasso di tempo che va da 48 ore prima dell'insorgenza dei sintomi fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell'isolamento del caso.

Se il caso non presenta sintomi, si definisce contatto una persona che ha avuto contatti con il caso indice in un arco di tempo che va da 48 ore prima della raccolta del campione che ha portato alla conferma e fino a 14 giorni dopo o fino al momento della diagnosi e dell’isolamento del caso.

"Contatto stretto" o "ad alto rischio"

Il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito come:

  • una persona che vive nella stessa casa di un caso Covid-19
  • una persona che ha avuto un contatto fisico diretto con un caso Covid (per esempio la stretta di mano)
  • una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un positivo (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati)
  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un positivo, a distanza minore di 2 metri e di almeno 15 minuti
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) con un caso Covid in assenza di idonei dispositivi di protezione
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso Covid oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso di positività senza l’impiego dei dispositivi di sicurezza raccomandati
  • una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso Covid; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.

Gli operatori sanitari, sulla base di valutazioni individuali del rischio, possono ritenere che alcune persone, a prescindere dalla durata e dal setting in cui è avvenuto il contatto, abbiano avuto un'esposizione ad alto rischio.

Contatto "a basso rischio"

Per contatto a basso rischio si intende una persona che ha avuto una o più delle seguenti esposizioni:

  • una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso positivo ad una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti
  • una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) o che ha viaggiato con un positivo per meno di 15 minuti
  • un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta ad un positivo oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso Covid, provvisto dei dispositivi di sicurezza raccomandati.

Ho ricevuto una email in seguito all’identificazione di un caso confermato di Covid sul volo o sul treno su cui ho viaggiato. Come faccio a sapere che non è un falso?

La comunicazione al passeggero può avvenire, a seconda dei dati e delle risorse disponibili, tramite chiamata telefonica o invio di messaggio di posta elettronica, in cui vengono fornite informazioni sui comportamenti e le misure preventive da adottare per il periodo di quarantena, fino alla presa in carico da parte dell’Asl competente per territorio. Per il proseguimento delle attività di sanità pubblica verranno richiesti alcuni dati, come l’indirizzo attuale ed il recapito telefonico. NON vengono MAI richiesti dati come password, iban, coordinate bancarie o numeri di carte di credito. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il Ministero della Salute al numero gratuito di pubblica utilità 1500 (attivo 24 ore su 24, tutti i giorni).

Quali sono le nuove norme sulla quarantena? Da quando si applicano?

Le nuove norme sulla quarantena per le persone che hanno avuto un contatto stretto con un positivo al Covid si applicano a partire dal 31 dicembre 2021, data di entrata in vigore del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 229. Il decreto prevede che, in caso di contatto stretto con un soggetto confermato positivo, la quarantena preventiva non si applichi: - alle persone che hanno completato il ciclo vaccinale “primario” (senza richiamo) da 120 giorni o meno;  - alle persone che sono guarite dal Covid 19 da 120 giorni o meno;  - alle persone che hanno ricevuto la dose di richiamo del vaccino (cosiddetta “terza dose” o “booster”). A tutte queste categorie di persone si applica una auto-sorveglianza, con obbligo di indossare le mascherine FFP2 fino al decimo giorno successivo all'ultima esposizione al soggetto positivo (quindi l’undicesimo giorno dall’ultimo contatto). È prevista l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la rilevazione dell’antigene Sars-Cov-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto. Nel caso in cui il test sia effettuato presso centri privati abilitati, è necessario trasmettere alla Asl il referto negativo, anche con modalità elettroniche, per determinare la cessazione del periodo di auto-sorveglianza. Ai contatti stretti che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni e che abbiano comunque un green pass rafforzato valido, se asintomatici, si applica una quarantena con una durata di 5 giorni con obbligo di un test molecolare o antigenico negativo al quinto giorno. Per i soggetti non vaccinati o che non abbiano completato il ciclo vaccinale primario o che abbiano completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni, continua a vigere la quarantena di 10 giorni dall’ultime esposizione, con obbligo di un test molecolare o antigenico negativo al decimo giorno. Ai soggetti contagiati che abbiano precedentemente ricevuto la dose booster o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento è ridotto a 7 giorni purché siano sempre stati asintomatici o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo.

Che differenza c'è tra quarantena, sorveglianza attiva e isolamento?

Quarantena e isolamento sono importanti misure di salute pubblica attuate per evitare l’insorgenza di ulteriori casi secondari dovuti a trasmissione di SARS-CoV-2 e per evitare di sovraccaricare il sistema ospedaliero.

La quarantena si attua ad una persona sana (contatto stretto) che è stata esposta ad un caso Covid, con l’obiettivo di monitorare i sintomi e assicurare l’identificazione precoce dei casi.

L’isolamento consiste nel separare quanto più possibile le persone affette da Covid da quelle sane al fine di prevenire la diffusione dell’infezione, durante il periodo di trasmissibilità.

La sorveglianza attiva è una misura durante la quale l'operatore di sanità pubblica provvede a contattare quotidianamente, per avere notizie sulle condizioni di salute, la persona in sorveglianza.

Come gettare i rifiuti

In Toscana è cambiata la modalità di raccolta dei rifiuti per i cittadini positivi al Covid. Con una nuova ordinanza appena firmata, il presidente Giani snellisce le procedure e facilita la vita alle persone. Niente più sacchetti rossi. I rifiuti dovranno semplicemente essere conferiti nell’indifferenziato usando almeno 2 sacchetti uno dentro l’altro, chiusi bene e abbastanza resistenti, per ridurre il rischio di eventuali rotture.

Cosa fare se si ha figli in età scolare

In caso di positività o di contatto stretto con un positivo, il genitore deve subito mandare una mail alla scuola (nei siti degli istituti si trovano le informazioni e le mail dedicate) per richiedere la Dad per il proprio figlio. La maggior parte delle scuole richiede una semplice autocertificazione da parte dei genitori e non il documento di inizio quarantena dell’Asl. Una decisione presa per snellire la burocrazia e tutelare il diritto allo studio dei ragazzi.

Come uscire dalla quarantena?

Se entro 24 ore dall’attestazione di negatività del tampone antigenico rapido o test molecolare, il cittadino non ha ancora ricevuto la certificazione di fine isolamento sanitario da Covid19, direttamente e automaticamente (tramite email), dagli organi competenti delle Asl, il referto di negativizzazione del test “è valido a tutti gli effetti” come provvedimento di fine isolamento.

Come fare per tornare a lavoro

Come chiarisce la Regione, in Toscana si può tornare al lavoro dopo essere stati positivi anche solo presentando il referto di negativizzazione. L'ordinanza è stata varata, infatti, proprio per recuperare i ritardi accumulati nelle ultime settimane con il boom di contagiati. Così, una volta concluso il periodo di isolamento e fatto il tampone, se il risultato è negativo si devono attendere 24 ore. Se in questo arco di tempo l'Asl non invia il decreto di fine isolamento con relativo codice, indispensabile al ministero della Salute per emettere il nuovo green pass rafforzato, il cittadino è libero di tornare alla sua vita presentando il referto del tampone negativo a scuola, a lavoro, al ristorante e in tutti i quei luoghi in cui c'è l'obbligo della certificazione verde Covid 19 da vaccino o guarigione.

Non manca il supporto psicologico

Il Sistema di protezione Civile regionale si è attivato, in coordinamento con il Sistema sanitario della Regione Toscana per garantire un supporto psicologico alla popolazione in questo momento di particolare criticità.

Il supporto psicologico è un servizio erogato da psicologi professionisti altamente preparati per operare a sostegno delle persone in difficoltà nelle emergenze di particolare rilevanza, volontari appartenenti ad Associazioni quali Anpas, Cisom, Croce Rossa, Misericordie e Psicologi per i Popoli.

L’assessorato alla sanità mette a disposizione gli psicologi e psicoterapeuti del centro d’ascolto regionale (CARe).

Il numero di telefono da chiamare è 055.4382530 Il servizio è svolto dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17 ed offre:

  • assistenza alla persone in quarantena  
  • assistenza alle persone sottoposte alla sorveglianza attiva  
  • assistenza alle persone in isolamento preventivo  
  • assistenza alle persone fragili  
  • assistenza a coloro che necessitano di un supporto psicologico legato alle criticità emerse a causa del Covid19.