Lastra a Signa, grifone salvato dalla polizia stradale

Tra gli alberi è spuntata la sagoma di un grosso uccello dalle ali molto lunghe impigliate tra i rovi, che gli impedivano di alzarsi in volo

Il grifone salvato dagli agenti

Il grifone salvato dagli agenti

Lastra a Signa, 12 ottobre 2017 - Un grifone è stato salvato sulla Fi Pi Li dalla Polizia Stradale di Firenze, all’altezza dello svincolo di Lastra a Signa. Alcuni automobilisti diretti in città avevano notato uno strano movimento di rami e foglie ai lati della carreggiata, temendo chissà quale cataclisma in atto. Ma non era la terra che stava tremando. Infatti, tra gli alberi è spuntata la sagoma di un grosso uccello dalle ali molto lunghe impigliate tra i rovi, che gli impedivano di alzarsi in volo. Qualcuno ha chiamato la Polizia Stradale e la centrale operativa del Compartimento Toscana ha inviato una pattuglia del Distaccamento di Empoli.

Gli agenti, perlustrando l’area, hanno avuto difficoltà ad avvistare il volatile. Al fine di evitare che venisse investito dalle auto, qualora si fosse liberato dalla presa dei rovi, uno dei poliziotti ha percorso a piedi la Fi PI Li, controllando palmo a palmo la vegetazione, mentre l’altro gli faceva da scudo con l’auto di servizio, costringendo gli automobilisti che sopraggiungevano a guidare a passo d’uomo. I loro sforzi sono stati premiati, tant’è che il rapace è stato individuato. Si trattava di un giovane esemplare di grifone, con apertura alare di più di due metri, impaurito e frastornato per la disavventura che gli stava capitando.

Un predatore, che di solito costruisce il nido sulla roccia, spintosi fino a terra per cercare il cibo. Ma più si agitava e più rimaneva incastrato, rischiando di rompersi del tutto le ali. A quel punto i poliziotti hanno provato a calmarlo, porgendogli dell’acqua. Impresa ardita, perché lui era diffidente e per di più aveva una zampa rotta. Infatti non ha bevuto, ma ha capito che qualcuno si stava dando da fare per liberarlo. Si è fatto immobilizzare dai veterinari della ASL di Empoli che, insieme ai poliziotti, lo hanno messo in una gabbia per condurlo in una clinica specializzata. Il grifone, prima di essere caricato sul furgone, a modo suo ha salutato chi lo aveva soccorso. Infatti, ha emesso un verso, stridulo come solo lui sa fare, ma di sollievo. Sapeva che ben presto sarebbe tornato a librarsi sui cieli della Toscana.

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