Greta Beccaglia, paura senza fine "Sto ricevendo ancora minacce"

"Voglio soltanto tornare alla normalità", dice la giovane. Ordine e sindacato giornalisti: "Episodi intollerabili". Intanto a Chiaravalle viene organizzata una cena di solidarietà per il ristoratore accusato delle molestie

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di Iacopo Nathan

"Io ho denunciato il fatto, quello che le persone pagheranno non lo deciderò io, ma la giustizia. Voglio solo tornare alla normalità". Torna a parlare, a quasi una settimana dalla violenza subita fuori dallo stadio di Empoli in diretta televisiva, Greta Beccaglia. La giornalista ha parlato dalla sede dell’Assostampa, insieme a Giuseppe Giulietti, presidente Fnsi, Sandro Bennucci, presidente Ast, e Giampaolo Marchini, presidente dell’Ordine giornalisti della Toscana.

"Purtroppo in questi giorni, in queste ore, sto ricevendo delle minacce – continua –. Messaggi molto tristi e offensivi, che credo di non meritare. Ho semplicemente denunciato quello che mi è successo, e sono fortunata che mi sia capitato a telecamere accese". Non è facile per Greta tornare nuovamente sull’argomento, si avverte dal tono di voce, che mette in mostra la fragilità di un momento drammatico, che sta cercando di superare. "Ci sono tante donne che ogni giorno subiscono minacce e non hanno la forza di farsi sentire, io fortunatamente ero davanti a una telecamera. Sono qui per tutte queste persone, credo sia giusto denunciare questi fatti".

Nonostante tutto, però, c’è un messaggio di speranza verso il futuro. "La mia passione continua a essere il calcio – prosegue Greta –. Già martedì sono tornata a lavorare allo stadio. Voglio tornare alla normalità, non essere ricordata come la giornalista molestata, ma come la ragazza che avrà raggiunto i suoi obbiettivi grazie alla sua professionalità". Anche l’Ordine dei giornalisti, Ast e Fnsi hanno voluto ribadire la solidarietà nei confronti della collega. "Saremo sempre vicini a Greta – spiega Giuseppe Giulietti, presidente Fnsi –. L’avvocato Vasaturo ha deciso di seguire in prima persona il caso. Faremo da scorta mediatica in tribunale a Greta, non sarà mai da sola nelle aule. Questo è un caso che può capitare a tutti, dobbiamo stare attenti. Vorrei che chi ha fatto delle violenze palesi come in questo caso, venisse mandato un anno nei centri anti violenza, a studiare cosa vuol dire squarciare la personalità di qualcun altro".

"Quando si saranno abbassate le luci della ribalta su questo caso – conclude Giampaolo Marchini, presidente dell’ordine dei giornalisti Toscana – non si abbassi il livello di attenzione riguardo questo tipo di violenze". Solidarietà riceve però anche il ristoratore di Chiaravalle raggiunto da Daspo per aver molestato la giovane pratese. "Siamo solidali con la giornalista ma non accettiamo le accuse gratuite, i commenti malvagi sul conto di Andrea Serrani anche con minacce di morte": con questa premessa alcune amiche del ristoratore organizzeranno lunedì una tavolata di sole donne - circa 70 - nel locale da lui gestito.