Green pass e vaccini: tutto quello che c'è da sapere

La Regione Toscana ha fornito una serie di indicazioni utili su su come ottenere il certificato vaccinale

Green Pass

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Firenze, 26 maggio 2021 - Un lasciapassare per i viaggi, ma anche per partecipare a matrimoni e visitare gli anziani nelle Rsa. Dovrebbe anche servire, ma questo verrà confermato nelle prossime settimane, anche per assistere ai concerti e agli spettacoli estivi e, una volta riaperte, per entrare nelle discoteche. Si chiama green pass ed è la grande novità di questi giorni. In attesa che venga definito esattamente il green pass europeo, la Regione Toscana ha fornito una serie di indicazioni utili su su come ottenere il certificato vaccinale. Intanto, è possibile utilizzare il proprio fascicolo sanitario elettronico (http://fascicolosanitario.regione.toscana.it/) oppure l’app Smart SST dal proprio telefono (https://www.regione.toscana.it/-/smart-sst). Altre opportunità sono il sito di Regione Toscana dei Servizi di Open Toscana (https://open.toscana.it/servizi) e i totem Punto SI presenti nei distretti e sui principali ospedali della Toscana (https://www.regione.toscana.it/-/puntosi). In alternativa a queste modalità dirette il cittadino vaccinato può rivolgersi al proprio medico di famiglia che ha accesso all'anagrafe regionale.

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Green Pass
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Come si ottiene il certificato verde

La certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 viene rilasciata in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o dal servizio sanitario regionale di competenza. Al momento, la validità è dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione della prima dose fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale (quando sono previste 2 dosi) e di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale. La certificazione verde Covid-19 di avvenuta guarigione dal Covid viene rilasciata in formato cartaceo o digitale, contestualmente alla fine dell’isolamento, dalla struttura ospedaliera presso cui si è effettuato un ricovero, dalla Asl competente, dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta. Al momento, la validità è di sei mesi dalla data di fine isolamento. Il green pass che certifica l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la ricerca del virus SARS-CoV-2 con esito negativo è rilasciato dalle strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate, accreditate, dalle farmacie o dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che erogano tali test. La validità della certificazione è di 48 ore dal prelievo del materiale biologico. 

Cosa posso fare esattamente con la certificazione verde

Il decreto legge del 18 maggio scorso prevede che dal 15 giugno 2021, in zona gialla, siano consentite le feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, nel rispetto di protocolli e linee guida specifiche e con la  prescrizione che i partecipanti siano muniti appunto di green pass.

Chi ha il green pass deve rispettare le nome anticontagio?

Assolutamente sì, in quanto non può essere garantita la totale eliminazione del rischio di prima infezione nei vaccinati o di reinfezione nei guariti, anche a causa della circolazione delle varianti, nè può essere escluso il rischio di trasmissione del virus. Ugualmente, non è escluso il rischio di prima infezione e, conseguentemente, il rischio di trasmissione in chi abbia un tampone negativo. Pertanto, anche chi è in possesso della certificazione verde deve continuare a indossare le mascherine, rispettare il distanziamento fisico e igienizzare frequentemente le mani.

Green pass europeo

Il green pass europeo sarà un diritto, non un obbligo né una precondizione per poter viaggiare: chi non lo avrà, sarà soggetto alle norme nazionali, di solito tampone all’arrivo e talvolta anche prima della partenza e-o quarantena. Sarà gratuito (test a parte), digitale (ma si potrà stampare e usare come cartaceo) e sarà contenuto in un QR code con firma digitale. In Italia sarà scaricabile dall’app IO, l’app della pubblica amministrazione già utilizzata da 11 milioni di utenti, e sull’app Immuni, oltre che dal sito del ministero della Salute. Certificherà tre cose: avvenuta vaccinazione anticovid, guarigione, tampone negativo. Gli Stati sono liberi, come farà l’Italia, di certificare la prima dose e ritenerla valida dopo 15 giorni come ‘pass’, ma gli altri stati non sono automaticamente obbligati ad accettarla: solo con le due dosi il pass sarà accettato ovunque. Parallelamente singoli stati potranno anche certificare l’immunizzazione con vaccini non approvati da Ema (è il caso di Sputnik, usato in Ungheria), ma gli altri stati non saranno tenuti ad accettarla.

Green pass anche per i bambini?

Anche i bambini sopra i due anni avranno diritto (non obbligo) al green pass, ottenibile però solo con tampone molecolare o con attestato di guarigione, dato che per i minori la vaccinazione non è consentita. Sotto i due anni, nessuna limitazione.

Possono tornare i turisti

Con il green pass Ue possono tornare in Italia i 28 milioni di turisti europei che prima della pandemia erano venuti in vacanza durante l'estate. E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti sulla base dei dati di Bankitalia, in riferimento al Consiglio europeo straordinario sul green pass che in Italia sarà disponibile dal primo luglio. Per l'Italia - sottolinea la Coldiretti, - si tratta di una svolta importante dopo che la scorsa estate gli arrivi dai Paesi europei sono crollati del 43% con pesanti effetti sull'economia e sull'occupazione.