Green pass, la guida punto per punto: serve ai matrimoni? E alle sagre?

A scuola, dal primo settembre professori e personale dovranno avere il certificato verde. Obbligo anche per gli studenti universitari. Multe salate per chi non rispetta le regole

Un controllo con green pass

Un controllo con green pass

Roma, 6 luglio 2021 - E’ il gran giorno del Green Pass. Oggi è entrato in vigore il nuovo decreto anti-Covid del governo. La novità più eclatante? Sicuramente l’obbligo di certificazione verde per tutti i professori e per gli studenti universitari. Ecco che il prossimo anno scolastico docenti e personale della scuola potranno essere in servizio solo se dimostreranno di essere immunizzati oppure guariti dal Covid o negativi al tampone. Molto severe le sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni verrà considerato assenza ingiustificata e, dunque, a decorrere dal quinto giorno di assenza il rapporto di lavoro verrà sospeso. Niente retribuzione, dunque. A controllare saranno i dirigenti scolastici.

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Green pass, il primo giorno: com'è andata

Ma facciamo un po’ il quadro della situazione, per capire meglio da quando e dove è obbligatorio esibire questo ‘lasciapassare’.

Dove è obbligatorio il Green Pass

L’obbligo di Green Pass scatta oggi, 6 agosto, per frequentare tutti i luoghi al chiuso. Si dovrà esibire la certificazione verde per accedere ai seguenti servizi e attività: servizi di ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per il consumo al tavolo, al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportive; musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; concorsi pubblici. Ancora tutto da definire lo scenario riguardante l’eventualità di imporre il Green Pass ai lavoratori delle aziende pubbliche e private. E’ probabile che si vada in questa direzione, ma lo scontro politico è aperto.

Un controllo con green pass
Un controllo con green pass

Ristoranti e bar

In zona bianca e gialla bisogna mostrare la certificazione nel caso in cui si voglia entrare al ristorante, al bar, in un pub, in una pasticceria ed una gelateria al chiuso, per sedersi al tavolo. Non è necessario per consumare all’aperto. Idem per chi si trattiene per consumare al bancone. Al chiuso, non possono sedersi allo stesso tavolo più di sei persone.

Banchetti e cerimonie

In questo caso, l’obbligo di certificazione verde era già stato previsto. Non c’è un numero massimo di persone prefissato per ogni tavolo. Il buffet è consentito ma «esclusivamente con somministrazione da parte di personale incaricato e senza possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto». La modalità self-service può essere consentita soltanto «per buffet con prodotti confezionati in monodose».

Cosa fare negli alberghi?

I clienti di una struttura ricettiva possono accedere ai servizi di ristorazione offerti dalla struttura esclusivamente per la propria clientela, anche in caso di consumo al tavolo in un locale al chiuso, senza mostrare una certificazione verde. Nelle strutture ricettive, infatti, l’accesso è riservato a chi è in possesso di una certificazione verde solo per quanto riguarda le attività al chiuso di piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e centri benessere. Nel caso in cui, invece, i servizi di ristorazione della struttura ricettiva siano aperti anche a clienti che non alloggiano nella struttura, l’accesso sarà riservato soltanto a chi, cliente della struttura o cliente esterno, è in possesso di una certificazione verde, in caso di consumo al tavolo al chiuso.

I bambini sono esonerati? 

Sì, i bambini sotto i 12 anni sono esentati dalla certificazione verde Covid-19 per accedere alle attività e servizi per i quali nel nostro Paese è invece necessario il Green Pass, come appunto mangiare seduti al tavolo in una sala al chiuso di un ristorante, visitare un museo o un parco di divertimento. La certificazione non è richiesta, inoltre, per accedere da parte di bambini e ragazzi ai centri educativi per l'infanzia e ai centri estivi incluse le relative attività di ristorazione. Tuttavia si ricorda che attualmente in caso di viaggio dall’estero in Italia, ai bambini con più di 6 anni è richiesto il tampone molecolare o antigenico rapido. Per i viaggi fuori dall'Italia, i limiti sono decisi dai singoli Paesi e possono variare in base alla situazione epidemiologica. Prima di metterti in viaggio, informati sui siti dei Paesi di destinazione.

Cosa fare per lo sport, le palestre e le piscine

Il Green Pass è obbligatorio per svolgere l'attività sportiva al chiuso. L’elenco delle attività comprende: piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive. Rimangono in vigore, ovvio, i protocolli di sicurezza per l’utilizzo degli spogliatoi da parte degli utenti e l’obbligo di indossare la mascherina quando non si svolge attività sportiva. Rimane obbligatoria la misurazione della temperatura all’ingresso dei centri sportivi. Per quanto riguarda i centri termali, il governo ha chiarito che «chi vi accede esclusivamente per usufruire dell’erogazione di prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e per le attività riabilitative e terapeutiche non deve avere il green pass». In questi casi però, aggiunge il governo, deve «presentare la prescrizione del proprio medico di famiglia o di uno specialista».

Stadi

Oltre al Green Pass negli stadi e nei palazzetti dello sport in zona bianca, il decreto governativo prevede che la capienza consentita non possa essere superiore al 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 35% al chiuso, percentuale che il ministro Orlando ha fatto aumentare per andare incontro alle associazioni sportive. In zona gialla la capienza non può andare oltre «il 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso». Restano sempre in vigore i protocolli di sicurezza: ingressi e uscite separate e pre-assegnazione dei posti, con «modalità di assegnazione dei posti alternative al distanziamento interpersonale di almeno un metro». Quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni previste dai protocolli, «gli eventi e le competizioni sportive si svolgono senza la presenza di pubblico».

Conferenze ed eventi

La certificazione è fondamentale per partecipare a convegni e congressi, sagre e fiere, ma anche per visitare musei, mostre e luoghi della cultura. Bisogna esibire il Green Pass per entrare nei centri culturali, nei centri sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso, per trascorrere il tempo nelle sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. In tutti questi luoghi dovranno comunque essere rispettati i protocolli di sicurezza e si dovrà indossare la mascherina, oltre a sottoporsi agli ingressi alla misurazione della temperatura. Nei luoghi dove è previsto un servizio di ristorazione si applicano le stesse regole adottate per i settori specifici. In particolare i musei e i luoghi della cultura saranno accessibili con biglietti venduti preferibilmente online, in modo da facilitare il tracciamento delle persone che dovessero risultare eventualmente positive. Anche la partecipazione a congressi e convegni prevede la registrazione dei partecipanti.

Cinema, teatri, concerti

Il certificato verde servirà per tutti gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto. In questo caso è sempre bene prevedere posti pre-assegnati. In zona bianca la capienza consentita non può essere suepriore al 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 30% al chiuso, nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e a 2.500 al chiuso. In zona gilla la capienza consentita non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Se non si possono rispettare i protocolli anti-Covid del governo è previsto che siano «sospesi gli spettacoli aperti al pubblico».

Scuola e università: si parte dal primo settembre

È stabilito che tutte le scuole e università riapriranno in presenza. Per fare in modo che finalmente si torni ad imparare tutti insieme, le mascherine saranno obbligatorie, tranne quando si fa sport e per i bambini sotto i 6 anni. È raccomandata la distanza di un metro. Fino al 31 dicembre in zona rossa e arancione e in circostanze di «eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai», presidenti di Regione e sindaci potranno decidere di chiudere le scuole e far continuare a distanza la didattica. Doncenti e non docente dovranno avere il Pass verde. Altrimenti dopo cinque giorni di assenza ingiustificata si vedranno sospendere lo stipendio. Anche per i professori e il personale delle Università sarà necessario il Pass. Che sarà richiesto anche agli studenti universitari. Come verificare il rispetto delle regole? Saranno fatti controlli a campione.

Niente Green Pass sui trasporti pubblici locali

Di fatto, l’impossibilità di effettuare i controlli fa sì che il certificato verde non sia obbligatorio su autobus, tram e metropolitane. Per questo, rimane la capienza all’80%. Sono state pertanto predisposte ulteriori risorse per il trasporto pubblico e locale. Le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano e i Comuni avranno a disposizione ulteriori 450 milioni di euro per finanziare servizi aggiuntivi programmati al fine di far fronte agli effetti derivanti dalle limitazioni poste al coefficiente di riempimento dei mezzi pubblici. Dovranno presentare un piano per il potenziamento delle corse.

Il Green Pass per i trasporti, dal 1 settembre

Dal primo settembre fino al 31 dicembre il Pass sarà obbligatorio per imbarcarsi sugli aerei. Sarà inoltre necessario per viaggiare su navi e traghetti adibiti al traporto interregionale (esclusi i collegamenti nello stretto di Messina); a bordo di treni per il trasporto passeggeri come Intercity, Intercity notte e Alta Velocità. Certificato verde obbligatorio inoltre per salire a bordo di autobus: adibiti al trasporto di persone, oppure che effettuano un percorso che collega più di due regioni con itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti. E ancora: autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, a esclusione di quelli impiegati nel trasporto pubblico locale e regionale. I controlli si effettuano al momento di salire a bordo. La norma prevede che «i vettori aerei, marittimi e terrestri sono tenuti a verificare che l’utilizzo dei servizi avvenga» nel rispetto del decreto.

Ricordiamo come si ottiene il Green Pass

Ha diritto al ‘lasciapassare’ chi può dimostrare di avere uno dei seguenti requisiti: aver ottenuto la prima dose di vaccino nei precedenti nove mesi; essere guarito dal Covid-19 nei precedenti sei mesi; aver effettuato un test molecolare, antigenico o salivare nelle 48 ore precedenti. Per scaricare sul proprio smartphone il Green Pass bisogna aver ricevuto un sms con il codice authcode che dovrà essere inserito sulla pagina dgc.gov.it oppure sull'app Immuni. Sulla app IO, invece, il Pass compare direttamente. Chi non ha ricevuto il messaggio con l'authcode o lo ha cancellato per sbaglio può in ogni caso andare sul sito www.dgc.gov.it per ottenere il codice necessario. Servono il codice fiscale, le ultime otto cifre della tessera sanitaria e la data del vaccino o del tampone. Chi non riesce a scaricare la certificazione digitale può esibire il certificato cartaceo.

Cala il costo dei tamponi rapidi

Nelle farmacie il prezzo dei test per i minori tra i 12 e i 18 anni sarà di 8 euro, mentre per gli over 18 tale prezzo è fissato a quindici euro». Per i test dei minori «le farmacie aderenti riceveranno un contributo da parte dell’amministrazione pubblica pari a sette euro». La remunerazione per le farmacie «sarà di quindici euro, di cui otto a carico dell’utente e sette quale quota di contribuzione pubblica. I quindici euro «comprendono la prestazione professionale legata alla somministrazione e al rilascio della certificazione digitale, i costi di approvvigionamento dei test antigenici rapidi, del materiale di consumo, degli oneri logistici e ogni altro onere accessorio». Le prenotazioni, la gestione degli appuntamenti e l’esecuzione dei test «verranno eseguiti dalle farmacie, con priorità alla fascia di età 12-18 anni».

La quarantena per i vaccinati scende a 7 giorni

Se chi ha effettuato il vaccino entra in contatto con un positivo dovrà rispettare sette giorni di quarantena (anziché i dieci obbligatori per chi non è vaccinato) e dovrà poi effettuare un tampone molecolare in uscita. Chi risiede a San Marino e si è vaccinato con il siero russo Sputnik sarà esentato dal green pass fino al 15 settembre. Il ministero della Salute affronta anche il caso delle persone che hanno partecipato alla sperimentazione Covitar del vaccino ReiThera. Chi ha avuto una sola dose avrà un certificato di esenzione temporanea «in formato cartaceo o digitale» valido fino al 30 settembre 2021, rilasciato dal medico responsabile del centro di sperimentazione in cui è stata effettuata la vaccinazione.

Le multe

I cittadini che non rispettano le norme in tema di Green Pass rischiano la multa fino a 400 euro. Per gli esercenti «dopo due violazioni commesse in giornate diverse, si applica, a partire dalla terza violazione, la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da uno a dieci giorni.