Gozzini dopo gli insulti: "Ho esagerato"

Il docente universitario prima offende alla radio Giorgia Meloni, poi fa il mea culpa. Fratelli d’Italia insorge: "Licenziatelo"

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di Emanuele Baldi

Già la premessa, conoscendo l’imprevedibilità dell’oratore e del suo (spesso non sfumato) eloquio, non lasciava presagire nulla di buono e i sospetti che non fosse finita lì c’erano quindi tutti. "Non posso vedere in Parlamento gente di tale ignoranza, che non ha mai letto un letto un libro in vita sua parlare da pari a pari con Mari Draghi" aveva infatti sentenziato venerdì ai microfoni di Controradio durante la diretta di ’Bene bene, male male’ lo storico Giovanni Gozzini, professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Siena, a proposito della leader nazionale di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. Un’evidente scarica di antipatia culminata in una serie di offese brutali e improvvise.

L’ex assessore alla cultura della giunta Domenici – che 13 anni fa salì alla ribalta delle cronache per un invito agli allora proprietari della Fiorentini, i fratelli Della Valle, a sbarazzarsi in modo non esattamente elegante del loro progetto per un nuovo stadio – ha infatti pensato bene di rafforzare la sua riflessione dando di "vacca" e quindi di "scrofa" alla stessa Meloni. La trasmissione, condotta da un imbarazzato Giovanni Palumbo (che ha subito bacchettato Gozzini) e alla quale stava partecipando anche lo storico Giorgio Van Straten, è andata avanti ancora mezz’ora anche se la sensazione che la questione non si sarebbe chiusa una volta spenti i microfoni era ormai evidente.

Immediata infatti la reazione del parlamentare fiorentino Giovanni Donzelli che, dicendosi "incredulo", ha chiesto subito la sospensione dall’università di Gozzini, dicendo che "come al solito gli intellettuali di sinistra predicano bene e razzolano male, dimostrandosi buoni a cavalcare le battaglie in difesa delle donne solo a corrente alternata". A ruota la senatrice meloniana Daniela Santanché: "Il professore, e inorridisco soltanto ad abbinare un simile titolo ad una persona così spregevole, va immediatamente licenziato".

Un fiume in piena quello degli esponenti dell’unico partito rimasto all’opposizione. Il capogruppo in Consiglio regionale Francesco Torselli parla di "parole allucinanti" di un professore che "non può continuare ad insegnare", mentre la stessa Meloni ringrazia "il presidente Mattarella che mi ha telefonato per esprimermi personalmente la sua solidarietà in seguito agli insulti osceni ricevuti".

Alla fine l’inevitabile presa di posizione del rettore di Siena Francesco Frati che condanna "con decisione le offese sgradevoli" aggiungendo che, in merito a eventuali provvedimenti, "ci sono organi competenti che valuteranno". "Come donna e come ministro, esprimo il mio dissenso e la mia condanna a qualsiasi forma di violenza verbale": aggiunge la titolare del dicastero dell’università, che chiederà una verifica al rettore senese.

A metà tempesta il mea culpa di Gozzini che definisce le sue parole "sbagliate", presentando le "scuse per il linguaggio usato". "Non è mio costume, né come ospite storico della trasmissione di Controradio né in altra sede promuovere un linguaggio che non sia più che rispettoso" ha detto lo storico. "E’ una trasmissione che riproduce una discussione da bar con uno a favore e uno contro. Stavolta ero io quello contro ed ho ecceduto". Da registrare infine la posizione di ControRadio che "intende prendere le distanze - come per altro già fatto in onda - dal linguaggio utilizzato da Gozzini".

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