Firenze, 4 febbraio 2023 - Alzano la voce e protestano gli studenti del Machiavelli, che si sentono non ascoltati e compresi. Il motivo della loro rabbia è una mancata risposta della politica dopo tante promesse. Mercoledì primo febbraio sarebbe dovuto essere il primo giorno in cui il montacarichi, o trattorino, in sostituzione dell’ascensore sarebbe dovuto essere in funzione. Ma così non è stato. E proprio il primo febbraio, a seguito di un malore di uno studente, gli operatori del 118 sono stati costretti a portarlo già dal terzo piano, per 9 rampe di scale, in spalla. Tutto nasce nel settembre 2020, quando la scuola interviene sull’ascensore, bloccando per un periodo limitato il cortile dell’istituto e usandolo come cantiere. Pandemia e guerra hanno ritardato sempre di più la fine degli interventi, e al posto dell’ascensore, da febbraio, sarebbe dovuto arrivare un ’trattorino’ da usare in caso di emergenza. Dopo il fatto però, alcuni ragazzi della scuola, hanno deciso di alzare la voce, in un incontro che si è svolto proprio in piazzetta Frescobaldi. "Lottiamo per la nostra sicurezza e la legalità della scuola – dicono -. Abbiamo incontrato i tecnici della Città Metropolitana, e ci avevano assicurato che l’ascensore sarebbe stato pronto in fretta e il trattorino sarebbe arrivato dal primo febbraio. Questo dopo un incontro fatto a metà dicembre. Le cose non sono andate così, e un ragazzo si è sentito male, a dimostrazione di come certi strumenti servono davvero. I problemi poi sono vari, come il riscaldamento, che sabato scorso non funzionava, e abbiamo deciso di lasciare la scuola ed è stata sospesa la didattica. Tanti di noi arrivano alla fine del liceo non avendo mai avuto la possibilità di accedere al cortile, dove ci sono da almeno 3 anni i lavori per l’ascensore. Chiediamo risposte rapide, anche perché non si corrano più rischi per la sicurezza dei ragazzi". "Sono il primo ad essere arrabbiato e dispiaciuto per i ritardi – dice l’assessore della Città Metropolitana Massimo Fratini -. E mi voglio scusare con i ragazzi perché il trattorino doveva arrivare, ma probabilmente c’è stato un malinteso sulla disponibilità e delle difficoltà organizzative. Abbiamo un rapporto diretto con gli studenti, hanno il mio numero di telefono tutti i rappresentati di istituto, e con i ragazzi del Machiavelli ci siamo già incontrati 4 volte da metà dicembre. Come sanno anche i ragazzi, i ritardi dell’ascensore sono dovuti alla ditta, che a causa di pandemia e guerra ha avuto vari problemi. Come Metrocittà non ci tiriamo indietro davanti a queste difficoltà, e vogliamo essere dalla parte dei ragazzi, al Machiavelli abbiamo investito 3 milioni in 2 anni".