STEFANO
Cronaca

Gli stessi sintomi hanno l’amore e la sofferenza

Stefano

Grifoni

Nessuno può sfuggire alla sofferenza perché intrinsecamente umana. Alcune volte non riusciamo ad interpretarla come il tormento che regala l’amore altre volte la nascondiamo ritenendo le emozioni dolorose inaccettabili. Il dolore può essere fisico, psichico, affettivo, della malattia. Tutti vorrebbero evitare questa esperienza ma prima o poi capita di doverla affrontare. Ogni tipo di dolore in qualsiasi forma si presenti fisica, psichica o spirituale aiuta a sperimentare se stessi in una situazione di difficoltà in cui percepiamo di essere impotenti di fronte a quanto sta accadendo. La vita di fatto è intrecciata al dolore: dal momento della nascita e per tutta l’esistenza l’uomo lo sperimenta. La fascia di età che oggi maggiormente si deve misurare con la sofferenza e con il male di vivere è quella degli adolescenti. Nella sfera delle relazioni familiari si coglie che nulla è più certo, non ci sono più garanzie neanche negli affetti, il senso di incertezza esistenziale aumenta, così come il dubbio, la delusione verso un genitore che gestisce il rapporto con il figlio in maniera autoritaria. Nel bambino questo particolare tipo di relazione, che può sfociare in gesti violenti, provoca una forte sofferenza interiore anche se non manifesta. Tutto può nascere all’improvviso, in maniera inattesa solo per mancanza di amore. L’amore e la sofferenza hanno spesso gli stessi sintomi.: travolgenti, passionali, accompagnati da litigi, incomprensioni, odio, tristezza, sfiducia. L’amore richiede limiti e nello stesso tempo li vuole superare, dunque fa soffrire trasformando il malessere in male fisico. Essere malati d’amore è in realtà una sofferenza che sempre vale la pena vivere.