Gkn, i sindacati si preparano allo sciopero per i primi 422 licenziamenti dopo lo sblocco

Continua l'assemblea permanente e la staffetta dei sindaci davanti allo stabilimento. Le reazioni.

Operai fuori dai cancelli della Gkn (Fotocronache Germogli)

Operai fuori dai cancelli della Gkn (Fotocronache Germogli)

Firenze, 10 luglio 2021 - Continuano il presidio e l'assemblea permanente davanti allo stabilimento di Gkn Driveline di Campi Bisenzio. Rabbia e sgomento tra i 422 lavoratori, ancora sotto choc per il licenziamento arrivato via email. Alcuni hanno trascorso la notte lì, nel viavai continuo di cittadini e istituzioni. Ad aprire la staffetta dei sindaci, il primo cittadino di Scandicci, Sandro Fallani.

«Qui - ha detto il sindaco - vedo lavoratori maturi, scossi che hanno subìto una decisione inaspettata e inaccettabile nelle forme e nei modi. Abbiamo un esempio di capitalismo aggressivo che con una mail manda a casa 422 persone dopo un anno di pandemia, è una situazione che non afferisce soltanto a questo stabilimento e questo territorio, ma tocca un equilibrio più generale».

Intanto, i sindacati si preparano alla mobilitazione. Probabile uno sciopero territoriale dei metalmeccanici, con il coinvolgimento anche di altre categorie, visto che il problema del ruolo delle multinazionali sul territorio italiano è trasversale. La Fp Cgil ha già proclamato lo stato di agitazione per tutto il comparto pubblico regionale “in solidarietà con a dismissione dell'ennesima realtà industriale della nostra regione”. Sostegno arriva anche dall'Usb Lavoro Privato.

“Ancora in troppi – commenta Davide Materazzi, segretario della Uilm Firenze – non si sono accorti che l'economia è cambiata e non ci sono più imprenditori, ma finanzieri, concentrati a fare profitto e non industria. Chiudere o vendere uno stabilimento o un'attività va sulle voci di bilancio di guadagno, anche se di fatto è un ridimensionamento dell'azienda”. “Come Uilm – dicono Materazzi e il segretario nazionale Gianluca Ficco – rivendichiamo da tempo norme che davvero incentivino chi vuole fare industria in questo Paese e al contempo penalizzino chi decide di delocalizzare. Urge inoltre una politica industriale per il settore auto che accompagni l'intera filiera produttiva nella delicatissima fase di transizione che stiamo attraversando in Europa e in Italia”. "In mancanza di questi interventi – concludono – ci troveremo ad affrontare ulteriori casi di chiusure di stabilimenti, anche in altri settori”.

“Ci auguriamo di incontrare quanto prima i rappresentanti dell'azienda per capire se ci sono alternative a una chiusura, se ci sono problemi di crisi e di costi ce lo dimostrino e si cercano soluzioni, comunque si deve dare un ammortizzatore sociale ai dipendenti», dichiara Flavia Capilli, segretaria provinciale Fim Cisl Firenze presente all'assemblea permanente dei lavoratori Gkn all'interno della fabbrica di Campi Bisenzio. «Questo - aggiunge Capilli - è uno dei primi licenziamenti dopo lo sblocco e va a colpire un territorio già molto colpito da un punto di vista industriale».

Non lasceremo soli questi lavoratori” “Quanto successo ai lavoratori della Gkn che fino alle sei della mattina erano al lavoro, già perché il lavoro non manca alla Gkn, e alle 10, con una mail, sono stati mandati a casa, è inqualificabile. Un affronto al mondo del lavoro, a Firenze, alla Toscana e all’Italia tutta. Non lasceremo soli questi lavoratori a cui va tutta la nostra partecipe solidarietà, risponderemo come sappiamo fare, con la mobilitazione”. E' quanto dichiarano Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana e Massimo Braccini segretario generale Fiom Cgil Toscana. “Per l’intanto diciamo a Draghi e ai suoi ministri: una soluzione va trovata ora, non fra qualche anno. Il problema dovrebbero conoscerlo, ci sono multinazionali che arrivano, prendono, consumano territorio e scappano lasciando macerie sociali. In Italia possono farlo, non è così in altri paesi anche a noi molto vicini, si provveda”.

“Abbiamo aperto le porte ai predatori” “Ci sono imprenditori e ci sono predatori. Gli imprenditori sviluppano, sono parte attiva di un territorio, restituiscono alla società e soprattutto hanno rispetto per il lavoro. Ahimè ce ne sono sempre meno e in compenso abbiamo aperto le porte a predatori che promettono investimenti e sviluppo ma in realtà saccheggiano territori. Ciò che sta avvenendo alla Gkn – afferma Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze – è raccapricciante. Non possiamo pensare che il futuro del nostro territorio sia in mano a colossi sempre più grandi che usano il dare lavoro come leva di impunità. Aiutiamo le piccole imprese a crescere, che di importare predatori proprio non abbiamo bisogno”.

“Una vicenda incredibile nel merito, allucinante nel metodo” “La vicenda dei licenziamenti di massa operati da Gkn è incredibile nel merito, allucinante nel metodo. Nel merito è una vicenda incredibile perché niente avrebbe fatto pensare a questo esito. L’azienda, infatti, ha commesse, nei magazzini gli ordini sono pronti per partire e gli operai sono stati colti completamente di sorpresa, le Rsu erano ignare di tutto. Nel metodo è una vicenda allucinante: 422 dipendenti ricevono all’improvviso, da un giorno all’altro, una mail asettica, alcuni sono stati avvertiti dai colleghi grazie al passaparola su whatsapp, con oggetto il licenziamento immediato”, il commento di Gabriele Toccafondi, deputato fiorentino di Italia Viva.

Vicenda assurda, il consiglio regionale intervenga” "Il consiglio regionale deve essere presente e disponibile ad adottare misure straordinarie a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di Gkn. La Toscana deve essere frontiera di rispetto e di tutela del lavoro, pronta anche ad accompagnare l'impresa con strumenti straordinari". A dirlo Stefano Scaramelli, capogruppo di Italia Viva in consiglio regionale, e Alice Rossetti, coordinatrice di Italia Viva Toscana, sui licenziamenti di Gkn a Campi Bisenzio. "In merito all'azione sul licenziamento collettivo per oltre 400 lavoratori dell’azienda di Campi Bisenzio, il presidente Giani si sta muovendo bene. La multinazionale con una pec ha messo alla porta non solo i propri lavoratori ma anche tutti quelli dell'indotto. La politica, le istituzioni, possono e devono intervenire per risolvere questa assurda e inspiegabile crisi aziendale".

“Sosterremo la vertenza a tutti i livelli” "Non si può venire licenziati con una mail! Alla Gkn di Campi Bisenzio, senza comunicazione preventiva, si vorrebbero mandare a casa più di 400 persone. Questo è semplicemente inaccettabile! Sosterremo la vertenza con forza a tutti i livelli e spero davvero che tutte le forze politiche presenti in consiglio regionale siano impegnate in questa battaglia mobilitando anche i loro rappresentanti a Roma. L'Italia, come recita l'articolo 1 della nostra Costituzione, è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Noi siamo dalla parte dei lavoratori e delle loro famiglie e il nostro impegno al loro fianco sarà totale, senza se e senza ma", è quanto afferma il presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, in un post su Facebook.

“Serve rispetto per i lavoratori, il Mise si occuperà della vicenda” "Siamo a luglio, dopo il Covid, dopo mesi di paura morti e chiusure, e una multinazionale cosa fa? Entra di soppiatto nelle case degli operai con una pec. Prima di tutto serve rispetto. Ho già parlato con il ministro dello Sviluppo economico che ha già 100 tavoli di crisi da seguire, ma che comunque si interesserà anche di questa, e conto che anche la Regione Toscana faccia del suo perché in queste vicende le Regioni hanno un ruolo fondamentale", il commento del segretario della Lega Matteo Salvini interpellato sulla vicenda in uno stabilimento di Tirrenia.

“Lesa la dignità dei lavoratori” " La Gkn di Campi Bisenzio ha annunciato l'apertura della procedura di licenziamento collettivo per tutti i suoi 422 dipendenti. Lo ha fatto via pec e mentre nessuno era in fabbrica, senza alcun rispetto per i diritti e la dignità di centinaia di lavoratori e famiglie che resteranno senza occupazione. Un comportamento vergognoso". Così il presidente della commissione istruzione e cultura del Senato, Riccardo Nencini, che ha aggiunto: "chiedo al governo di prendere immediatamente in mano la questione e se non ritenga segnalare agli investitori quelle aziende e quei fondi di investimento che si comportano in una maniera eticamente scorretta"

“Inaccettabile licenziare così, l'azienda si sieda al tavolo” "Non possiamo accettare quello che sta accadendo alla Gkn di Campi Bisenzio: 422 lavoratori licenziati da un momento all'altro con una semplice mail sul telefonino. Un metodo barbaro che troppe volte purtroppo abbiamo già visto messo in atto da proprietà prive di scrupoli nel recente passato. La Toscana – dice la deputata Rosa Maria Di Giorgi, capogruppo Pd in commissione cultura alla Camera – non è il far west, i lavoratori innanzitutto si rispettano. Chiediamo quindi alla proprietà di sedersi ad un tavolo con le istituzioni per trovare le forme e le modalità che permettano il mantenimento dell'attività produttiva in un territorio fertile e denso di professionalità. Ai lavoratori ed alle loro famiglie la mia solidarietà e vicinanza. Ma soprattutto l'impegno, come parlamentare, affinché quanto prima si attivino canali di confronto per una discussione serena. Di certo una cosa del genere non può essere tollerata, anche perché, soprattutto in un momento così difficile, rappresenterebbe un pericolosissimo precedente".