"La nostra Gkn non può finire così". Operai in piazza, è la settimana clou

Gli scenari possibili per l'azienda di Campi Bisenzio

Sciopero Gkn

Sciopero Gkn

Firenze, 19 luglio 2021 - Cuori operai in Santa Croce. È arrivato il lunedì da leoni, quello dei muscoli da lustrare e poi mostrare a quanta più gente possibile per "far capire l’inferno che noi della Gkn stiamo passando in queste settimane", dice Filippo, ventuno anni al servizio dell’azienda di componentistica per auto di Campi Bisenzio – nel cernierone industriale che allaccia le periferie di Firenze e Prato – uno dei 422 lavoratori il cui posto è stato polverizzato da una mail inviata a bruciapelo dalla proprietà ormai dieci giorni fa.

Stamani alle 9 – dopo una domenica surreale trascorsa con le famiglie e una grigiliata collettivanel cortile della fabbrica di Campi Bisenzio occupata da un’assemblea permenente organizzata in turnazioni militari di almeno 50 lavoratori – gli operai, al grido di "Firenze difende il lavoro" (lo slogan scelto per la manifestazione) saranno in piazza per far sentire la loro voce. Lo sciopero generale territoriale dell’area metropolitana di Firenze, proclamato da Cgil-Cisl-Uil, prevede l’astensione dal lavoro nelle prime quattro ore della giornata, a partire dalle 9.

Sei interventi di lavoratori e lavoratrici dal palco, poi parola ai rappresentanti sindacali, il tutto sotto lo sguardo solidale delle istituzioni (presenti i sindaci di tutti i 41 comuni della Metrocittà, il primo cittadino di Firenze Dario Nardella e il collega di Prato, Matteo Biffoni). La risposta del mondo politico era stata immediata con il tavolo lampo convocato in prefettura nei giorni scorsi al quale ha preso parte la viceiministro allo Sviluppo Economico Alessandra Todde, subito molto dura nei confronti dell’azienda che tuttavia ha preso parte all’incontro solo in remoto dando la parola esclusivamente al legale rappresentante. Alla Gkn si attende quindi un segnale da Roma dopo che la stessa azienda, pressata dal Governo, ha dato disponibilità attraverso una mail inviata in queste ora a incontrare il ministero in presenza "in un luogo istituzionale" a partire da mercoledì 20.

"La prossima tappa sarà delicatissima – spiega Daniele Calosi, segretario Fiom Cgil di Firenze – La nostra posizione resta chiara, chiediamo che l’azienda ritiri i 422 licenziamenti". "Ci aspettiamo già un segnale entro la fine della settimana", aggiunge poi. L’occupazione va avanti anche perché - fanno sapere dalla Cgil – "c’è una qualità delle produzioni all’interno della fabbrica che vogliamo difendere".

Felice, operaio assiepato tra i pancali dal primo minuto per difendere il suo posto di lavoro, spiega che "il presidio continua con turni serrati e gruppi di lavoratori a pattugliare il perimetro dell’azienda per scongiurare nuovi eventuali tentativi di ’irruzione’ dei bodyguard della vigilanza che da giorni si aggirano intorno ai cancelli".