Gkn: "Pronti a scoprire le carte"

Mentre la Fiom Cgil pretende chiarezza, l’azienda si dice disponibile a svelare chi siano gli acquirenti

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di Barbara Berti

Gkn è pronta a mettere sul tavolo le quattro manifestazioni d’interesse ricevute per il sito industriale di Campi. Da quanto la proprietà della fabbrica di semiassi ha annunciato possibili compratori, tutti - lavoratori, sindacati e istituzioni - hanno chiesto di conoscere queste proposte. Con una lettera, inviata nel tardo pomeriggio di ieri al Ministero dello sviluppo economico, la proprietà dichiara che "il nostro advisor (Francesco Borgomeo, ndr) si rende immediatamente disponibile già domani (oggi, ndr) a condividere con Invitalia i contenuti delle manifestazioni d’interesse e dei piani di reindustrializzazione che come è notorio in simili casistiche non possono essere disvelti pubblicamente stante i vincoli legali imposti dagli investitori". L’advisor è pronto a scoprire le carte con Invitalia che, così, potrà garantire pubblicamente "la serietà delle proposte raccolte e della materiale perseguibilità dei correlati progetti". Insomma, la proprietà di Gkn dà un’accelerata alla vertenza anche alla luce delle richieste, arrivate dagli operai e dai sindacati, di conoscere i possibili compratori. Prima della missiva della proprietà, nella giornata di ieri era stata la Fiom Cgil ad alzare la voce: "E’ urgente sapere chi sono i potenziali compratori, quale è il mandato sul futuro della continuità dello stabilimento. Il confronto avvenga in una sede istituzionale dove l’azienda si impegni, anche attraverso un vincolo di firma, a garantire i livelli occupazionali e le condizioni contrattuali": avevano detto, tramite una nota, Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze.

Anche la proprietà ha urgenza di fare passi in avanti tanto che nella lettera specifica: "A valle dell’incontro tra l’advisor e Invitalia, il giorno stesso o al più tardi quello successivo, potrà tenersi l’incontro pubblico con le organizzazioni sindacali, le Rsu e le istituzioni per entrare nel merito del percorso di reindustrializzazione". La multinazionale ricorda che tale percorso, "sollecitato fortemente dalle istituzioni" e accolto dalla stessa azienda, ha l’obiettivo di "preservare la produttività industriale nel territorio e creare le condizioni per la salvaguardia occupazionale a seguito della decisione di cessare l’impresa". Dopo le ultime dichiarazioni della proprietà, anche la Uilm nazionale e la Uilm di Firenze "richiedono un incontro urgente al Mise per verificare e valutare direttamente i presunti interessamenti di cui parla Gkn".

Attendendo di sapere qualcosa in più sui possibili acquirenti, gli operai continuano la lotta, tra manifestazioni di piazza e incontri per riscrivere il futuro della fabbrica, la loro casa. Va in questo senso la riunione (il 5 dicembre) di "tutte le intelligenze e le competenze per il manifesto del polo pubblico per la mobilità sostenibile e per il piano industriale collettivamente elaborato per la ripartenza di Gkn": fanno sapere dalla fabbrica campigiana. Studiando il piano industriale, gli operai restano convinti che "lo sciopero generale e generalizzato rimane una necessità. Tuttavia non va concepito come una singola data o una mera convocazione. E’ un percorso, un processo, di convergenza delle lotte": spiega il Collettivo di Fabbrica non escludendo un "nuovo 18 settembre" quando la città di Firenze fu invasa da un lungo corteo per la difesa dei diritti dei lavoratori (12mila partecipanti per la questura, quarantamila per le Rsu).

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