Gkn di Campi Bisenzio, licenziamenti di massa e rabbia. Orlando: "Inaccettabile"

Il ministro del Lavoro commenta la crisi dell'azienda di componentistica auto. Che manda a casa oltre 400 persone. Prima notte di presidio degli operai

Gli operai di fronte all'azienda (Attalmi)

Gli operai di fronte all'azienda (Attalmi)

Campi Bisenzio (Firenze), 10 luglio 2021 - Una notte di rabbia a presidio della fabbrica. Dopo le 422 lettere di licenziamento che di fatto chiudono l'azienda, gli operai della Gkn di Campi Bisenzio continuano nella loro protesta. Affiancati dalla politica, anche ad alti livelli. Le lettere sono arrivate venerdì 9 luglio in una giornata pesantissima per il tessuto economico toscano.

Cosa produce la Gkn: la storia dell'azienda

image
image

Uno schiaffo alla Toscana post pandemia

Letta: "Aprire subito un tavolo"

È assolutamente inaccettabile quello che è successo alla Gkn, così come quello che è successo in Brianza dove, dopo aver incontrato i lavoratori, ho chiesto al governo di aprire immediatamente un tavolo per ribaltare la situazione che si era creata. La stessa cosa deve avvenire anche a Firenze». Il segretario Pd, Enrico Letta, a Bologna, è intervenuto sulla vicenda dei 422 dipendenti della Gkn in provincia di Firenze, che sono stati licenziati via mail e che hanno aperto un'assemblea permanente all'interno della fabbrica.

Ammainata la bandiera dell'Europa

Non c'è più la bandiera dell'azienda e quella dell'Europa a sventolare davanti alla cancellata dello stabilimento Gkn di Cambi Bisenzio (Firenze). Al loro posto è stata issata quella Fiom. È rimasta lì dov'era, invece, la bandiera italiana. È quanto si apprende dai lavoratori della fabbrica che produce semiassi per automobili, in assemblea permanente.

Le parole del ministro

«Ho sentito il sindaco di Campi Bisenzio e i miei uffici hanno contattato i sindacati, il Mise si sta muovendo per verificare le condizioni in cui è avvenuto l'episodio, ma si tratta di modalità che non possono essere accettate e su cui bisogna trovare tutti gli elementi per scongiurarle». Lo ha detto il ministro del Lavoro commentando il licenziamento. «Non ho mai nascosto le mie preoccupazioni davanti allo sblocco dei licenziamenti questa mi sembra però una questione che ha delle caratteristiche specifiche. Ci troviamo di fronte a un caso particolare».

image
image

"L'azienda ci ha nascosto la verità"

Secondo gli operai la multinazionale ha nascosto quali fossero le reali intenzioni, ovvero quelle di andar via da Campi Bisenzio licenziando tutti. Lo dicono le maestranze riunite di fronte alla ditta, decise a non mollare il presidio per paura che lo stabilimento venga definitivamente smantellato e i macchinari portati via. "Vogliamo impedire questo", raccontano con gli occhi lucidi, in un momento di grandissima tensione e rabbia. Per un futuro che adesso per molti di loro è incerto. "Se davvero qui chiuderà tutto sarà difficile riciclarsi, molti di noi sono ultracinquantenni". 

Cosa c'è scritto nella lettera

Nella lettera di licenziamento a tutti i 422 dipendenti dello stabilimento di Firenze, Gkn indica «una continua decrescita dei prezzi di circa il 3% ogni anno», decrescita che provoca in Italia un «totale disequilibrio tra costo di produzione e valore di vendita». Anche con questo quadro la Gkn motiva i licenziamenti che porteranno alla chiusura della fabbrica di semiassi a Campi Bisenzio (Firenze). L'azienda spiega inoltre che le forte pressione sui prezzi dei nuovi prodotti si traduce nella necessità di «operare riduzioni fino a circa il 10% da una generazione di prodotto all'altra».

Nardini: "Un atto irricevibile che ferisce lavoratori e territorio" 

"La battaglia dei lavoratori della Gkn per la difesa del loro stabilimento è la nostra battaglia. Non possiamo rassegnarci ad accettare il repentino abbandono del territorio da parte di questa azienda e la conseguente perdita di posti di lavoro. Per questo, a fianco del sindacato, dei lavoratori e delle  loro famiglie, la Regione è in prima fila per chiedere un tempestivo intervento nazionale e il ritiro dei licenziamenti. Se, da un lato, è importante la mobilitazione di tutti gli amministratori locali, come ho detto anche al sindaco di Campi Emiliano Fossi con cui sono in costante contatto, altrettanto indispensabile è l'immediato coinvolgimento del livello nazionale e, in particolare, del Mise. Ieri ci siamo subito sentiti con il ministro del lavoro Andrea Orlando, il quale si è prontamente interessato alla vicenda e poco fa ha giustamente sottolineato che, a fronte di una modalità inaccettabile, sia il ministero del Lavoro che il Mise si stanno muovendo per fare luce sulle condizioni che hanno determinato la decisione dell'azienda e cercare tutti gli elementi per scongiurarla".

"Toscana adotti misure straordinarie"

La Regione Toscana ora deve adottare misure straordinarie per sostenere gli operai della Gkn. Lo dice il capogruppo di Italia Viva in consiglio regionale Stefano Scaramelli insieme alla coordinatrice Alice Rossetti. «Il Consiglio regionale della Toscana deve essere presente e disponibile ad adottare misure straordinarie a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di Gkn. La Toscana deve essere frontiera di rispetto e di tutela del lavoro, pronta anche ad accompagnare l'impresa con strumenti straordinari».

Bonafé: "Atto inaudito"

«Stamattina sono stata alla Gkn di Campi Bisenzio insieme a tutto il Partito Democratico della Toscana e al sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi per esprimere la nostra vicinanza ai lavoratori e per condannare il comportamento grave e inaudito della multinazionale». Così, in un post fb, Simona Bonafè, segretaria regionale del Pd ed europarlamentare, dopo l'annuncio di 422 licenziamenti alla fabbrica di componentistica automotive Gkn. (

Salvini: "Le multinazionali abbiano una coscienza"

«Rivedere le scelte fatte sul blocco dei licenziamenti selettivo? Penso che prima di tutto anche le multinazionali debbano avere una coscienza». Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Tirrenia (Pisa) per la raccolta delle firme a sostegno della campagna referendaria sulla giustizia. Salvini ne ha parlato riguardo alla vertenza Gkn. «Alcuni settori - ha spiegato Salvini - hanno problemi contrari. Più tardi sarò a Piombino (Livorno) dove seguo la vertenza su acciaio. Siamo a luglio, dopo il Covid, dopo paura morte e chiusura, e una multinazionale entra di soppiatto nelle case di operaie e operai con una pec. Prima di tutto serve rispetto. Ho già parlato con il ministro dello Sviluppo economico che ha già 100 tavoli di crisi da seguire, ma che comunque si interesserà anche di questa, e conto che anche la Regione Toscana faccia del suo, perché in queste vicende le Regioni hanno un ruolo fondamentale».

Di Giorgi: "Metodo barbaro, la Toscana non è il far west"

"Non possiamo accettare quello che sta accadendo alla GKN Campi Bisenzio, alle porte di Firenze: 422 lavoratori licenziati da un momento all'altro con una semplice mail sul telefonino. Un metodo barbaro che troppe volte purtroppo abbiamo gia' visto messo in atto da proprieta' prive di scrupoli nel recente passato. La Toscana non è il far west, i lavoratori innanzitutto si rispettano! Chiediamo quindi alla proprieta' di sedersi ad un tavolo con le istituzioni per trovare le forme e le modalita' che permettano il mantenimento dell'attivita' produttiva in un territorio fertile e denso di professionalità. Ai lavoratori ed alle loro famiglie la mia solidarieta' e vicinanza. Ma soprattutto l'impegno, come parlamentare, affinche' quanto prima si attivino canali di confronto per una discussione serena. Di certo una cosa del genere non puo' essere tollerata, anche perche', soprattutto in un momento cosi' difficile, rappresenterebbe un pericolosissimo precedente". Lo dice in una nota la deputata democratica Rosa Di Giorgi.