Gkn, l’azienda sposta il tavolo con i sindacati in municipio a Campi

Manifestazioni davanti a un’agenzia interinale e a Confindustria. In Regione voto all’unanimità per una legge anti delocalizzazioni

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Giornate calde per i lavoratori Gkn di Campi, in assemblea permanente dallo scorso 9 luglio per difendere il posto di lavoro e la fabbrica. Una nutrita delegazione di tute blu, ieri mattina, ha improvvisato un picchetto davanti all’agenzia interinale Umana di Firenze. "Ci volete in coda alle agenzie interinali. E noi ci siamo portati avanti" fa sapere il Collettivo di Fabbrica spiegando che dal 1° ottobre "gli ultimi due contratti in staff leasing usciranno da Gkn e torneranno in agenzia dove prenderanno la bellezza di 500 euro netti circa". I lavoratori hanno cercato di parlare con un responsabile ma senza successo. Poi il trasferimento sotto la sede di Confindustria Firenze dove, proprio ieri, la proprietà aziendale aveva convocato un incontro di consultazione sindacale (propedeutico alla procedura di licenziamento collettivo). Qui la delegazione si è fatta sentire con cori e tamburi, sventolando bandiere e mostrandogli striscioni di protesta (stessa cosa, poco dopo davanti all’hotel Londra, più volte indicato dal management di Gkn per gli incontri tra le parti). E, a proposito, di incontri, l’azienda - in una nota - annuncia di aver informato i sindacati di essere disponibile a "effettuare l’eventuale incontro di esame congiunto – ai sensi del contratto collettivo nazionale – in data 1° ottobre, nella sede messa a disposizione dal comune di Campi Bisenzio, con la partecipazione delle sole Rsu e delle organizzazioni sindacali territoriali, in linea con quanto previsto dalla norma contrattuale invocata e dal provvedimento del Tribunale di Firenze". E nella stessa data, e sempre in Comune, l’azienda convoca la Rsu ai sensi dell’accordo aziendale del 9 luglio 2020. "Surreale un incontro dove si dovrebbe parlare di un’eventuale crisi quando l’azienda è già in liquidazione" commenta la Rsu. Fonti ministeriali annunciano la convocazione del tavolo al Mise nel giro di pochi giorni, come richiesto da Fiom, Fim e Uilm. E la prossima settimana, in Parlamento, i lavoratori presenteranno la loro proposta per la legge anti delocalizzazione grazie all’attenzione di deputati e senatori che in questi giorni hanno incontrato gli operai in fabbrica.

Intanto in consiglio regionale voto all’unanimità per la proposta di risoluzione bipartisan che impegna la giunta regionale ad attivarsi nei confronti del governo perché venga approvata quanto prima una proposta di legge contro le delocalizzazioni di aziende non in crisi ea farsi promotrice di una proposta di legge che impedisca forme di licenziamento collettivo come quella tentata in Gkn.

Barbara Berti

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