Gkn, Landini: "E' una battaglia nazionale". L'azienda: "Chiudiamo"

Continuano le dimostrazioni di solidarietà per i lavoratori della ditta di Campi Bisenzio licenziati in massa

Landini alla Gkn (foto Germogli)

Landini alla Gkn (foto Germogli)

Firenze, 30 luglio 2021 - "Non può passare nel nostro Paese l'idea che multinazionali e imprese possano comportarsi in questo modo. Bisogna dotarsi di una legislazione che impedisca che queste cose possano ripetersi. Questa non è una battaglia territoriale e locale, questa giustamente è una battaglia nazionale che deve avere delle risposte sul piano legislativo, e quindi anche con l'intervento del governo". Parole del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a Firenze a margine dell'assemblea generale di Cgil Toscana, a proposito della vertenza Gkn di Campi Bisenzio.

"Siamo in presenza di un atteggiamento inaccettabile della proprietà - sottolinea Landini - abbiamo visto addirittura il tentativo di mettere in discussione non solo il ruolo dei lavoratori e del sindacato, ma anche delle Istituzioni". Il primo passo "è ripristinare le condizioni che permettano di fare una discussione vera, a partire dal rispetto degli accordi", anche perché "stiamo parlando di imprese che non sono in crisi perché non hanno mercato o lavoro, il lavoro c'e', stiamo parlando di fondi multinazionali che stanno decidendo di delocalizzare le produzioni". In parallelo, suggerisce Landini, "penso sia utile che anche le associazioni imprenditoriali capiscano che se si vuole veramente difendere il sistema produttivo del nostro Paese c'e' bisogno di una legislazione che non permetta alle multinazionali di agire e di comportarsi in questo modo, ma di rispettare e di applicare le nostre leggi. A partire dal fatto che se ci sono delle leggi prima di licenziare si utilizzano altri ammortizzatori e si fanno altre discussioni". 

Ministero convoca nuovo tavolo con vertici azienda

"Dopo l'impegno costante di questi giorni riteniamo indispensabile fare il punto sulla situazione relativa alla vertenza Gkn, per questo abbiamo deciso di convocare il tavolo il 4 agosto a Firenze invitando tutte le parti coinvolte.

L'azienda: "Non revochiamo i licenziamenti. Chiudiamo"

E nel tardo pomeriggio è arrivata una nota dell'azienda nella quale si dice: "La pre-condizione negoziale di revoca della procedura" di licenziamento per i 422 dipendenti della Gkn "non può essere accolta, stante la decisione di chiusura assunta". L'azienda "respinge l'accusa di aver rifiutato qualunque 'dialogo', avendolo al contrario sollecitato in più occasioni all'interno della procedura attivata".

Secondo Gkn "se da un lato la società considera comprensibile il tentativo di sollecitare l'opinione pubblica, dall'altro ritiene che il rifiuto da parte delle organizzazioni sindacali del dialogo nel merito degli strumenti utili a gestire gli impatti sui lavoratori comporti il rischio di far scorrere il tempo tecnico della procedura stessa, senza giungere alla definizione di un piano sociale".

Gkn Driveline Firenze "respinge ogni accusa su una sua presunta mancanza di rispetto nei confronti delle Istituzioni, legata alla legittima osservazione che il coinvolgimento del ministero dello Sviluppo economico in questa vertenza rappresenti una variazione dalla norma di legge".  La legge, afferma Gkn, "prevede infatti la competenza del ministero del Lavoro e della Regione Toscana, che potranno assumere la gestione della vertenza nella relativa fase, visto che solo il ministero del Lavoro è titolare degli strumenti che possono concretamente essere messi a disposizione dei lavoratori nei casi di chiusura aziendale". La società nella stessa nota "auspica che non venga sprecato il tempo della procedura messo a disposizione della legge per la discussione tra le parti e che si proceda all'individuazione degli strumenti di sostegno ulteriori rispetto a quelli spettanti in caso di assenza di accordo sindacale".