Gkn Firenze, i licenziamenti: lacrime ai cancelli, "Le bestie sono trattate meglio"

Esplode la rabbia fra i 422 a cui è stato dato il benservito via mail. "Abbiamo occupato la fabbrica, aiutateci"

Operai fuori dai cancelli della Gkn (Fotocronache Germogli)

Operai fuori dai cancelli della Gkn (Fotocronache Germogli)

Campi Bisenzio (Firenze), 10 luglio 2021 - Volti scuri e segnati dalle lacrime per un misto di rabbia e disperazione. Un caldo venerdì d’estate, quando tutti erano lontani dal posto di lavoro per uno dei previsti permessi annui retribuiti (concordato da tempo), la doccia fredda: licenziamento in blocco dei 422 operai e chiusura dello stabilimento.

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"Un fatto inaccettabile a cui ci opporremo con tutte le nostre forze" dicono in coro i dipendenti di Gkn, l’azienda produttrice di semiassi per case automobilistiche e in particolare per Fca, di viale Fratelli Cervi a Campi, che conta anche un discreto indotto. Ieri mattina, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata la notizia nefasta. "Verso le 10 di mattina, tramite Pec, l’azienda ci ha comunicato di aver aperto la procedura di licenziamento collettivo e l’avvio, da lunedì, delle ferie forzate per tutti" racconta Stefano Angelini della Fiom Cgil di Firenze.

Da una mail all’altra, da un messaggio WhatsApp all’altro, in pochi minuti tutti i lavoratori sono venuti a conoscenza di ciò che stava accadendo. I primi a restare di sasso quelli del turno di notte che avevano da poco lasciato la fabbrica. Un veloce tam-tam tra i colleghi e un centinaio di operai si sono ritrovati davanti ai cancelli chiusi dello stabilimento.

All’interno solo un gruppo di "sconosciuti addetti alla sicurezza, tutti vestiti di nero e palestrati". "Non c’era nessuno nemmeno in portineria" raccontano gli operai che hanno forzato i cancelli e occupato l’azienda dove al momento si trovano in assemblea permanente. Hanno passato la notte lì, tutti insieme, dormendo (poco) su alcune sedie a sdraio e mangiando le cose preparate per loro dal circolo Arci di Sesto.

Ore prima, al mattino, i pochi attimi di concitazione sono stati subito gestiti al meglio grazie all’arrivo dei carabinieri e, subito dopo, del sindaco di Campi Emiliano Fossi e di tutta la sua giunta. Con il passare delle ore sta emergendo l’ipotesi che si tratti di una situazione studiata a tavolino dall’azienda.

Una scelta già nell’aria, da quando nel 2018, la Gkn fu acquistata da un fondo di investimento la Melrose Industries. "Per far guadagnare gli investitori c’è un solo modo in tempi rapidi: tagliare il costo del lavoro" spiegano gli operai ricordando che l’estate scorsa, a Birmingham, l’azienda licenziava 185 lavoratori su 600, senza accedere agli ammortizzatori sociali di cui avrebbe potuto fare uso vista la crisi pandemica. Sarà una lunga battaglia.