PINO DI BLASIO
Cronaca

Giubbe Rosse, riapertura a Natale. Il patron kazako pronto al rilancio: "Dipende soltanto dai fornitori"

Alessandro Belli, legale di Igor Bidilo: "A Firenze investiremo anche sul Caffé a Palazzo Pitti e a Boboli. E il piano di espansione nazionale non si ferma qui: l’intenzione è di puntare ancora sull’Italia"

Le Giubbe Rosse potrebbero riaprire per Natale

Firenze, 5 ottobre 2023 – Conto alla rovescia per la riapertura delle Giubbe Rosse. Potrebbe essere il regalo sotto l’albero per la città che ritroverebbe uno dei suoi locali storici per eccellenza. La previsione è dell’avvocato Alessandro Belli, legale di Igor Bidilo, celebre magnate kazako noto per aver rilevato, oltre alle Giubbe Rosse, i marchi Nannini e Scudieri e varie attività in piazza del Campo a Siena.

Qual è lo stato dell’arte delle Giubbe Rosse a Firenze?

"Se i fornitori rispettassero i termini di consegna delle attrezzature, fatte su misura e ritagliate per un Caffè letterario e notificato alle Belle Arti, potremo anche aprire entro Natale. Se le consegne saltano, apriremo in primavera. A Firenze investiremo anche sul Caffè a Palazzo Pitti e nel Giardino di Boboli".

Quanti locali restano alla società Faro Alto?

"Il nuovo nome è stato scelto dal marketing, per rompere con il passato. I locali che fanno fatturati, dal Conca d’Oro a Massetana e Toselli, sono rimasti. Abbiamo ceduto quelli più piccoli e con vocazioni diverse dalla mission societaria. Oggi ne abbiamo 10 aperti, 6 a Siena, 2 a Firenze e 2 a Milano".

Lei sostiene che Bidilo investirà ancora in Italia...

"Il piano di espansione nazionale sarà messo in pratica nei tempi previsti. Igor Bidilo e l’amministratore Denis Milovidov puntano ancora sull’Italia".

Tutto fa parte del piano di ristrutturazione?

"Abbiamo ceduto o dato in gestione a ex soci e ex dipendenti i locali che non generavano reddito sufficiente per un gruppo come Faro Alto. I dipendenti oggi sono 450 complessivamente".

Il bilancio della società?

"L’indebitamento con i fornitori è sotto controllo, quello con le banche è azzerato. Gli investimenti richiedono sempre l’intervento diretto del socio Bidilo. I fatturati si aggirano sui 23 milioni di euro. Nessun passo indietro, anzi. Una volta sistemate tutte le pratiche, sono in programma altre acquisizioni in Italia. Non le anticipo nulla, ma potremo aprire nuovi locali l’anno prossimo".