Gatti e Aristogatti, che colonia: 30mila i mici in città

Oggi la giornata nazionale dedicata ai piccoli felini. Sono più di 25mila quelli chevivono in casa

Gatti  (Foto di repertorio)

Gatti (Foto di repertorio)

Firenze, 17 febbraio 2019 - Oggi è la festa di sua maestà il gatto. E come nel resto d’Italia, sono tante le iniziative per rendere omaggio a questo felino che ormai ha conquistato un posto a capotavola nelle nostre case. Più silenzio e più indipendente del cane, il gatto regala affetto in cambio di crocchette con un’eleganza di nessun altro animale domestico. Ecco perchè, secondo una stima dell’Asl, sono più di 25mila i gatti fiorentini che vivono belli, comodi e coccolati nei nostri appartamenti.

Ci sono poi quelli che invece vivno alla maniera degli Aristogatti, che e sono in qualche modo “cittadini” di Palazzo Vecchio, a carico direttamente al sindaco, che per legge è responsabile delle colonie feline.

A Firenze, quelle censite e assitite, sono ben 650, per un totale di circa seimila esemplari. Alcune, le più storiche, sono in luoghi davvero privilegiati, per non dire di gran lusso. Ad esempio, una delle più antiche è nel giardino di Boboli, dove non a caso, di fronte a Palazzo Pitti, si trova a anche la statua egizia di un felino. Oppure nel giardino del museo Stibbert e in molti altri parchi della città. Va detto però che, per quanto accuditi, la vita all’aperto è di sicuro più dura: se per i gatti di casa la vita media arriva a 14-16 anni, i felini alla “Romeo” non superano di solito più dei 4-5, senza contare l’elevata mortalità di cuccioli in tenerissima età. Il freddo, la fame e i pericoli della strada, sono i maggiori pericoli dei gatti metropolitani.

«L’amministrazione Comunale si occupa delle colonie feline in convenzione con le associazioni di volontariato e l’Asl veterinaria – spiega l’assessore all’ambiente Alessia Bettini –. Abbiamo un esercito di quattrocento magnifici volontari che tutti i giorni si occupno di portare da mangiare ai nostri amici a 400 zampe, di segnalare gli animali malati o con qualche problema e di tenere sotto controllo lo stato della colonia. Il servizio di igiene pubblica veterinaria si occupa poi per il 70% della sterilizzazione, con l’aiuto dei veterinari convenzionati per il restante 30%. E’ per questo che la popolazione felina resta costante negli anni e non aumenta».

Tutto ciò ha un costo. Il Comune versa stanzia infatti 127mil euro all’anno per l’Asl nel capitolo di bilancio che comprende però cani, gatti e uccelli. Da questo stanziamento, 40mila euro vengono versati all’associazione Ama che si preoccupa del cibo per i gatti e del loro accudimento.

«Oltre alle colonie censite abbiamo un’area di “serbatorio” a Vicolo del Cionfo sulla Faentina al confine col Comune di Fiesole – spiega l’assessore Bettini –, un’area recintata con casette e acqua e un’altra sarà pronta tra una settimana alle Case Rosse di Mantignano.

Olga Mugnaini

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