Firenze, 30 settembre 2020 - Si va verso un nuovo procedimento per la morte di Gino Ghirelli, il tassista che nel luglio del 2017, a Firenze, era stato colpito durante un litigio con due clienti. Ghirelli, dopo più di due anni di coma, è morto alla vigilia dello scorso Natale. Una perizia, disposta dalla corte d'appello, ha stabilito un "nesso causale" tra i colpi di quella notte e il suo decesso. Pertanto, i giudici hanno chiuso il procedimento in corso per lesioni colpose a carico dei due giovani clienti e ha restituito gli atti alla procura. La nuova imputazione è omicidio preterintenzionale.
Al primo processo per lesioni gli imputati erano stati assolti per legittima difesa, ma la famiglia e la procura avevano fatto ricorso contro la sentenza. Il diverbio avvenne la notte del 12 luglio di tre anni fa. I due, poco piu' che ventenni, salirono a bordo del taxi di Ghirelli in piazza del mercato nuovo, nel centro citta'. Non avendo soldi per pagare la corsa, il taxi accosto' in piazza Beccaria vicino a un bancomat, e mentre uno dei due prelevava, inizio' un diverbio che fini' a pugni. Dopo aver avvertito la centrale di quanto accadutogli, Ghirelli rientro' a casa. Nella notte si senti' male, perse conoscenza e non si risveglio' piu'
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