AMADORE AGOSTINI
Cronaca

Mistero in sala parto, gemella in stato vegetativo

I legali della famiglia accusano: "Colpevoli ritardi", Careggi replica: "Rispettate le procedure"

Una sala parto in un'immagine di archivio (foto Ansa)

Firenze, 9 giugno 2016 - Una donna di 40 anni, in ottimo stato di salute, ha partorito al reparto di maternità di Careggi il 5 gennaio scorso. Al termine di una gravidanza senza problemi il primo bambino, un maschietto, è nato e sta benissimo. Per far nascere la gemellina i medici hanno atteso 49 minuti. Un tempo immenso. Secondo la relazione effettuata dal medico legale, Francesco Nobili, esperto in responsabilità professionale medica, si doveva eseguire subito un parto cesareo, «poiché dopo la nascita del primo gemello la piccola si era spostata in una posizione che rendeva impossibile un parto naturale», come sapevano i medici in sala parto che «la controllavano ecograficamente». Considerato che il tempo necessario per eseguire un cesareo è di tre o quattro minuti, prosegue Nobili, «la bimba sarebbe potuta nascere alle 18.40 ed essere sana».

«Le linee guida - precisa sempre il medico legale - dicono che per il cesareo il tempo massimo di attesa è di 30 minuti, in assenza di condizioni di criticità». Dopo alcuni giorni dalla nascita la piccola è stata trasferita al Meyer, dove si trova tutt'ora. I medici le hanno riscontrato «a livello encefalico enormi danni su base ipossico-ischemica eziologicamente riconducibili ad una grave asfissia perinatale». «Ci siamo avvalsi anche della consulenza esterna del professor Domenico Arduini, ordinario di ginecologia a Roma - prosegue sempre Nobili - che ha riscontrato due criticità nell'operato dei medici di Careggi: la decisione di non eseguire subito il parto gemellare col cesareo e l'attesa di tempo enorme» per far nascere la seconda gemellina. «Careggi dice di aver avviato un audit interno e che le procedure sono state rispettate» aggiunge Nobili, ma nessuno ha ancora spiefgato perché si è atteso tutto questo tempo.

L'Azienda ospedaliera di Careggi, in una nota, afferma che le condizioni della bimba alla nascita erano «imprevedibilmente gravissime» e «al momento gli accertamenti eseguiti non hanno evidenziato elementi specifici che possano spiegare un così tragico evento».

Intanto, gli avvocati della donna, Francesco Salesia e Iacopo Tozzi, «hanno fatto richiesta a Careggi di risarcimento danni», specificando di non aver presentato ancora nessuna denuncia alla procura Firenze. «Si tratta di milioni di euro - precisa Nobili, impossibile quantificare, ci si deve sedere a un tavolo e trovare un accordo», anche perché «la signora ha bisogno di soldi, ha una bimba di 5 mesi in stato vegetativo che non potrà rimanere per sempre al Meyer».