Gel e saturimetri, così la pandemia cambia i consumi

Pulsossimetro (quasi) introvabile in farmacia. E i clienti si mettono in lista d’attesa. Nel carrello più lievito e latte a lunga conservazione. Tisane e bricolage: è boom

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Firenze, 22 novembre 2020 - La vita stravolta dalla pandemia che capovolge le abitudini, condiziona le decisioni, incide sul presente e sul futuro. Gli effetti del virus hanno cambiato anche le scelte nei consumi. Dalle mascherine ai gel per sanificare le mani fino ai guanti. Ma tra gli acquisti super gettonati ai tempi del virus il caso emblematico è il saturimetro, l’oggetto più richiesto del momento. Serve per misurare l’ossigeno nel sangue e ci dice se respiriamo bene. È utilissimo ai pazienti positivi che devono monitorare le proprie condizioni. Ma tutti lo vogliono. E in pochi lo trovano.

Ieri, ad esempio, abbiamo fatto un giro tra le farmacie della città. Risultato: pulsossimetro esaurito, in 5 casi su 6. "La richiesta è aumentata moltissimo – dicono alla farmacia Del Carmine in San Frediano – Di solito quando facciamo rifornimento la scorta non dura più di una decina di giorni. Riprovate lunedì (domani, ndr)". Alla farmacia Marucelli in viale de Amicis, zona Coverciano, le richieste sono così tante che i clienti si sono messi in lista d’attesa. "Abbiamo rifatto l’ordine, non ne possiamo chiedere più di una dozzina alla volta – spiegano da dietro il bancone – Rientreranno settimana nuova ma ci sono già una decina di prenotazioni...". Respinti alla prossima settimana anche all’Antica farmacia Molteni in via Masaccio e a quella di piazza San Giovanni: "Il costo? Dipende, si va dai 30 ai 40 euro", spiegano. Stesso risultato alla farmacia comunale di Novoli: "Non arriveranno prima di martedì, ma nessuna garanzia" dicono.

Il sesto tentativo va a buon fine. "Molti grossisti li hanno esauriti – spiega Nicola Mazzei della farmacia in via 27 Aprile – Ma il nostro fornitore esterno ha ancora disponibilità. Chi si affida a distributori intermedi è difficile che possa scendere sotto i 45 euro come prezzo di vendita". Mascherine, disinfettanti, alcol e prodotti per la pulizia degli ambienti vanno per la maggiore anche nei supermercati. Secondo Unicoop Firenze, rispetto al passato, in ogni carrello c’è un prodotto, spesso anche indicato come presidio medico chirurgico, per la pulizia della casa. Tra i prodotti alimentari, invece, si comprano meno i piatti pronti. Il lockdown offre più tempo per cucinare a casa, così gli ingredienti di base sono tra i preferiti: lievito, farina, mozzarella e pomodoro sono tra i 25 prodotti più acquistati. Spostandosi meno, le famiglie tendono a fare scorte di latte a lunga conservazione, oltre a frutta e verdura confezionata, specie banane, e prosciutto cotto.

Buon piazzamento anche per la birra. "Vanno per la maggiore gli acquisti nei negozi di ferramenta e bricolage, per fare dei lavoretti in casa – sottolinea Lapo Cantini di Confesercenti Firenze – e anche giochi, perché si gioca di più, e tabacchi, perché si fuma di più". Si è più nervosi, molti non riescono a dormire e così nelle erboristerie, rileva Confcommercio Firenze, si acquistano tisane e integratori per migliorare il benessere psico-fisico. Logorano, infine, le troppe ore passate al computer. "Abbiamo avuto una crescita negli acquisti di lenti per la protezione dalla luce blu dello schermo dei pc – conferma il presidente di Federottica Confcommercio Firenze, Andrea Cappellini – ma gli articoli che abbiamo stravenduto sono i pannettini e gli spray antiappannanti per gli occhiali, visto che, usando la mascherina, le lenti si appannano facilmente".

 

 

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