Caro bollette, gas e luce stroncano le attività: "Pagavo 7mila euro, ora 19mila"

Le testimonianze degli imprenditori: i costi per l’energia sono mediamente raddoppiati, ma in alcuni casi gli aumenti sono superiori

Tanti problemi per il caro bollette

Tanti problemi per il caro bollette

Firenze, 23 febbraio 2022 - Qualcuno si è ritrovato nella casetta della posta bollette da 20mila euro, altri 19mila, altri ancora quasi 10mila, tondi tondi. Cifre con così tanti zero che rischiano di essere letali per le aziende fiorentine. Le imprese del terziario, infatti, continuano a vivere in uno stato di emergenza che rischia di comprometterne il futuro. A verificarlo sul campo, storie e dati alla mano, è la Confcommercio.

"A livello regionale abbiamo costituito un osservatorio permanente in tema di rincari energetici – spiega il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – abbiamo anche aperto una casella di posta elettronica dedicata (carobollette@confcommercio.toscana.it) per raccogliere informazioni dettagliate sul fenomeno. Agli imprenditori chiediamo di farci conoscere il loro caso, inviando l’ultima bolletta ricevuta e un’altra del periodo corrispondente di due anni fa, per vedere la differenza. Vogliamo documentare l’incremento folle del costo di gas e luce".

Alcuni dei casi raccolti da Confcommercio a Firenze sono eclatanti. Il Grand Hotel Baglioni a dicembre 2020 pagava 13,850 euro per ogni Kwh, che sono diventati 32,7 a dicembre 2021, quasi due volte e mezzo. L’hotel San Giorgio a dicembre 2019 spendeva per le forniture energetiche 4.500 euro, a dicembre 2021 si è ritrovato a pagarne 10.985: più del doppio, a fronte di consumi minori visto che anche l’attività, purtroppo, nel frattempo è diminuita. Per qualcuno i costi dell’energia sono addirittura più che triplicati: è il caso, sempre a Firenze, della trattoria La Madia. L’importo della prima bolletta del 2022, da saldare entro l’11 febbraio, è di 3.175 euro quando esattamente un anno fa ne pagava 1.021.

Non va meglio per un’altra grande azienda della ristorazione, ToscaNino: la bolletta di gennaio 2022, relativa ai consumi di dicembre, ha un importo di 19.265 euro, quella del gennaio 2020 (periodo prepandemico) si fermava a 7.102 euro, con consumi più o meno simili. Simone Arnetoli, noto per il suo Galateo Ricevimenti, è titolare anche di ToscaNino al The Mall: "A dicembre abbiamo ricevuto una bolletta di oltre 19mila euro, a gennaio è leggermente diminuita ma si tratta di cifre folli. Se si considera anche che ci troviamo a fronteggiare l’aumento delle materie prime e degli imballaggi". Sandro Baldi, titolare dell’azienda Lo Scalco Catering e Banqueting Firenze, è chiaro: "Le bollette sono più che raddoppiate, aumenti che si aggiungono ai due anni di restrizioni dovute al covid. A lungo termine impossibile sopravvivere".

Federalberghi Confcommercio Firenze ha annunciato che tanti associati si stanno orientando verso una chiusura invernale e quindi di trasformare le proprie strutture in attività stagionali in modo da contenere le perdite, il Grand Hotel Baglioni di piazza dell’Unità, in alcune giornate di bassa affluenza, è costretto a chiudere alcuni piani. "Stiamo reggendo grazie al nostro centro congressi ma rimaniamo aperti più per dare un servizio ai nostri clienti che per convenienza. Il governo deve intervenire immediatamente sul caro energia, altrimenti tanti non sopravviveranno" dice Antonio Remaschi, direttore del Grand Hotel Baglioni, quattro piani di camere e il quinto con ristorante e terrazza panoramica. "Noi per contenere i costi – conclude -, quando non abbiamo abbastanza clienti chiudiamo dei piani. E’ l’unico modo per limitare i danni".